giovedì, 21 Novembre, 2024
Attualità

Il G7 per un mondo più  equo, sostenibile, solidale contro i nemici della libertà

Vertice G7. Il nuovo ordine su ambiente, sviluppo, Paesi emergenti e fisco. Linea dura con Cina e Russia, ma pronti a collaborare su problemi planetari.



Rapporti con la Cina che si inaspriscono, sul rispetto dei diritti umani e delle libertà. Un altolà alla Russia per il suo comportamento destabilizzante e le “attività maligne”. La lotta alla pandemia Covid-19 e a quelle che verranno. L’emergenza climatica come priorità planetaria a cui sono chiamati tutti a concentrare gli sforzi. Quindi sicurezza, fisco equo, il futuro delle nuove generazioni, infrastrutture a basso costo per i Paesi in via di sviluppo. Il tema caldo della stabilizzazione di Libia e Mediterraneo.
Cala il sipario sul vertice G7 di Carbis Bay, con molte novità che condizioneranno il futuro del pianeta nei rapporti di forza geo politici, economici, commerciali e sociali.


FISCO EQUO E TUTELA AMBIENTALE

“Continueremo il confronto per raggiungere un consenso su un accordo globale”, anche su una minimum tax globale del 15%, con l’obiettivo di “raggiungere un accordo all’incontro di luglio dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali del G20”.
Sull’ambiente la proposta dei partner del G7 è nell’impegno ad azzerare le emissioni entro il 2050 (come ultimo termine) e per mantenere alla portata l’aumento della temperatura di 1,5 gradi.

BLUE PLANET

Il G7 varerà anche un “Nature Compact” per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030, incluso il sostegno all’obiettivo globale di conservare o proteggere almeno il 30% della terra e il 30% degli oceani a livello globale entro la fine del decennio.


IL BUILD BACK BETTER FOR THE WORLD

È l’insieme dei progetti per “Costruire un mondo migliore”, che riunirà i paesi del G7 nello sviluppare un’offerta di finanziamenti di alta qualità per infrastrutture vitali, dalle ferrovie in Africa ai parchi eolici in Asia. 


RUSSIA E CINA, LINEA DURA
Se con la Russia il G7 ha ribadito la volontà e interesse “in rapporti stabili e prevedibili e continueremo a impegnarci nelle aree di comune interesse”, a patto che finiscano “le interferenze nei sistemi democratici di altri paesi, e rispettare i suoi impegni e obblighi internazionali sui diritti umani”. Discorso diverso del G7 è quello rivolto alla Cina. Questa volta i leader europei sulla scia del presidente Americano Joe Biden, ha adottato la linea dura con Pechino. In particolare in materia di pratiche commerciali sleali, questioni relative ai diritti umani e repressione dell’opposizione a Hong Kong. 

ATTENTI ALLA LIBIA

 “Confermiamo”, hanno sottolineato i leader riuniti in Cornovaglia, “il nostro pieno sostegno all’autorità esecutiva provvisoria impegnata a portare avanti il processo di stabilizzazione a guida libica, facilitato dalle Nazioni Unite nel quadro del processo di Berlino”.


CINA, COMMENTO LACONICO
La prima reazione di Pechino è affidata ad una nota ufficiosa diramata a Londra. “I giorni quando le decisioni globali erano dettate da un piccolo gruppo di Paesi sono finiti da molto”.


Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Tunisia: nel 2023 oltre 1.300 migranti hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa

Marco Santarelli

Libia: l’Oms chiede aiuti finanziari per sostenere le popolazioni colpite dall’alluvione

Cristina Gambini

Relazione annuale dell’intelligence: pericolo dall’anarco-insurrezionalismo

Ettore Di Bartolomeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.