martedì, 17 Dicembre, 2024
Società

La lezione di Irma e del Maestro Lucio

“I giovani non hanno bisogno di sermoni, ma di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”. Nel 1978, quando l’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, pronunciava questa frase durante il Messaggio di fine anno, Irma Testa non era ancora nata (la cicogna arriverà soltanto verso la fine del 1997).

La pugile – da pochi giorni Medaglia d’oro ai Campionati Europei Femminili Èlite 2019 – è, tuttavia, consapevole di rappresentare un modello per tanti ragazzi e ragazze che, grazie a lei, si stanno avvicinando alla Nobile Arte e sognano un futuro roseo: “Mai abbandonare la speranza – dice alla Discussione – anche quando si vive in quartieri difficili. Non è impossibile raggiungere i traguardi importanti; servono buona volontà, capacità di soffrire e ottimi maestri come il mio”.

L’atleta delle Fiamme Oro, con ancora sul viso i segni dei colpi ricevuti in finale, ha tagliato il nastro della nuova area performance donata dall’azienda Juice Plus+ alla “Boxe Vesuviana” del suo primo Maestro, Lucio Zurlo.

In quella struttura, la campionessa continua ad allenarsi ogni qual volta il suo lavoro di agente della Polizia di Stato glielo consente. E quando gli abitanti del rione vengono a sapere della sua presenza, inizia una lenta ed inesorabile processione ai piedi del ring. C’è chi, come Aniello Cirillo, la ricorda, ancora bambina: “faceva compagnia alla sorella ed osservava da lontano i futuri colleghi con i guantoni. Zurlo, pian piano, la convinse ad aggregarsi”.

Da allora è nato un rapporto paterno che va oltre le esigenze di carattere sportivo.

L’allieva si è imposta con pieno merito sulla scena nazionale ed internazionale. Il Maestro, “burbero dal cuore d’oro”, l’ha lasciata volare, restando al suo posto ad insegnare le regole della boxe e della vita ai tanti scugnizzi trascinati sul quadrato.

Meglio tirare pugni a un sacco che spacciare droga o diventare manovalanza dei clan.

Aderendo, insieme alle altre atlete azzurre Elisa Di Francisca (scherma), Sara Cardin (karate) e Arjola Dedaj (atletica leggera paralimpica) al progetto “Verso il Sol Levante” – che si propone di celebrare uno stile di vita sano e la dedizione degli atleti italiani alle Olimpiadi di Tokyo 2020 – Irma Testa ha trovato il modo di dare una mano ai suoi concittadini appassionati di sport.

D’ora in avanti, infatti, grazie alla donazione della Juice Plus+, i frequentatori della struttura di via Parini potranno utilizzare attrezzature moderne e funzionali e non saranno più costretti a raccogliere l’acqua piovana nei secchi.

Lo sport, specie in periferia, si nutre anche di questo. Di piccoli gesti che alleviano la fatica di chi si è schierato apertamente contro la cultura che alimenta la camorra.

Questo fa di Irma Testa una campionessa degna di indossare con onore la divisa delle forze dell’ordine e di Lucio Zurlo un valoroso testimone di legalità e di giustizia attraverso lo sport…

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