Con il termine “Fintech” viene indicata l’innovazione finanziaria resa possibile dall’impiego della più moderna tecnologica, che può tradursi in nuovi modelli di business, processi o prodotti, nonché nuovi operatori di mercato, intermediari finanziari in primis.
L’attenzione verso i cambiamenti in atto nei mercati dei servizi finanziari, guidati dalla tecnologia, non è prerogativa soltanto degli osservatori dello scenario economico-finanziario. L’impatto di tale trasformazione presenta ricadute significative anche rispetto all’assetto politico-strategico su scala internazionale.
Allo studio le nuove regole FinTech
La rivoluzione digitale dei mercati finanziari richiede però nuove regole. È quanto è emerso nel corso dell’audizione della Consob davanti alla Commissione Finanze della Camera sulla finanza digitale per l’UE. Particolare attenzione continua destare il fenomeno delle Initial Coin Offerings (ICO). Un fenomeno in repentina evoluzione, già oggetto di un innovativo intervento regolatorio sia dell’offerta di cripto-attività di nuova emissione che delle successive fasi di negoziazione e diffusione al pubblico.
L’impianto normativo ha richiesto l’intervento regolamentare del MEF per la definizione delle condizioni e delle modalità per lo svolgimento della fase di sperimentazione. Sulla base dei primi risultati di sperimentazione, l’Italia dovrà al più presto adattare le nuove regole da applicare allo scenario FinTech per la tutela del risparmio e la stabilità finanziaria.
Il ruolo della Consob e il Comitato FinTech del MEF
Il ruolo della Consob in materia di tecno-finanza è duplice: regolatore e Autorità preposta alla tutela del risparmio. Ecco perché, sotto la lente della Consob sono finiti quei fenomeni emergenti appartenenti alla sfera FinTech.
La legge 28 giugno 2019, n. 58 di conversione del D.L. 30 aprile 2019, n. 34 all’art. 36, comma 2-octies ha previsto l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), del Comitato FinTech.
Compiti del Comitato sono: individuare gli obiettivi, definire i programmi e porre in essere le azioni per favorire lo sviluppo della tecno-finanza, anche in cooperazione con soggetti esteri. Spetta al medesimo Comitato, inoltre, formulare proposte di carattere normativo e agevolare il contatto degli operatori del settore con le istituzioni e con le autorità.
Sono membri permanenti del Comitato il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro per gli affari europei, la Banca d’Italia, la CONSOB, l’IVASS, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il Garante per la protezione dei dati personali, l’Agenzia per l’Italia digitale e l’Agenzia delle entrate.
Sul tavolo della tecno finanza si sta giocando, quindi, una vera e propria sfida tra ordinamenti. Per l’Italia, l’obiettivo è riuscire a strutturare un assetto normativo capace di offrire fiducia per poter attrarre risorse e investitori.