Dal 16 settembre prossimo fino al 14 ottobre è possibile presentare i progetti per partecipare al bando per la formazione di studenti, docenti e genitori “Educazione civica digitale per abitare la rete e contrastare il “cyberbullismo”
L’iniziativa è stata approvata nelle scorse settimane su proposta dell’assessore all’istruzione, università e cultura della Provincia Autonoma di Trento, Mirko Bisesti.
Si tratta del quarto bando sul tema della cittadinanza digitale, per la prima volta di durata biennale, che riconosce come fondamentale il lavoro a diversi livelli dell’intera comunità educante, composta da istituzioni, scuola, famiglia e territorio.
L’alfabetizzazione informativa e digitale consente di far acquisire competenze su come “abitare” la rete in modo consapevole, per diventare non solo consumatori critici, ma anche produttori di contenuti digitali.
Il bando si propone di contrastare il cyberbullismo ed incentivare l’utilizzo consapevole dei social network e la sicurezza in rete, ma anche dare indicazioni alle scuole per elaborare un curriculum d’istituto in un’ottica di cittadinanza digitale e la condivisione di una policy per l’uso delle tecnologie in ambito scolastico.
Sono previsti fino a 980 percorsi in 70 istituti scolastici per gli anni scolastici 2019-2020 e 2020-2021, con una durata di quattro ore in aula e l’attivazione di sette percorsi ad anno scolastico per ogni scuola, di cui uno rivolto ai genitori, uno ai docenti e minimo cinque rivolti agli studenti.
La formazione verrà condotta da professionisti del territorio come psicologi, pedagogisti e counselor, che saranno affiancati da docenti di ruolo, favorendo così una ricaduta di competenze spendibili in modo autonomo e in continuità all’interno delle singole scuole. I percorsi e i progetti presentati nel contesto del bando dovranno offrire agli istituti scolastici lo stimolo per promuovere la consapevolezza nell’uso della rete da parte di studenti, docenti e genitori, oltre a favorire sinergie sul territorio.
L’intento è, infatti, anche quello di incoraggiare le scuole a sentirsi parte attiva di un sistema più ampio, coinvolgendo le consulte dei genitori sui temi proposti. Il finanziamento previsto ammonta complessivamente, per il biennio di interesse, a 314 mila euro.
I progetti, una volta vagliati e approvati secondo le modalità previste, dovranno poi essere realizzati a partire da gennaio 2020.