L’opportunità di tornare a consumare all’interno di bar e ristoranti vale un recupero di 47 miliardi di spesa. Nei prossimi sette mesi le imprese del settore potranno triplicare i ricavi rispetto al periodo
gennaio-maggio.
La stima arriva dall’Ufficio Economico Confesercenti che prevede una riduzione delle perdite per le imprese della somministrazione fino a -24% rispetto al 2019, dopo un 2020 disastroso che si è chiuso con un calo del -40%. Da bar e ristoranti con attività a pieno regime una spinta decisiva per la ripresa dei consumi.
“Registriamo una grande voglia degli italiani di ritornare alle proprie abitudini. Si riprende ad uscire e a viaggiare, e questo è un toccasana per l’economia e per imprese come bar, pub, pizzerie, ristoranti e
pubblici esercizi che hanno vissuto un periodo di crisi che sembrava interminabile”, fa presente Giancarlo Banchieri, presidente di Fiepet Confesercenti.
Anche gli stranieri torneranno a spendere in Italia in questa seconda parte del 2021, anche se in tono decisamente minore. Confesercenti stima un recupero di spesa pari a 2 miliardi di euro, cifra comunque ben lontana dai 9 miliardi spesi dai viaggiatori stranieri nel 2019.
“Le imprese non riusciranno a tornare ai livelli pre-crisi e a recuperare quanto perso, soprattutto nelle grandi città e a causa dell’assenza di turismo internazionale, ma il ritorno al consumo
all’interno dei locali è un buon segnale di ripartenza”.
Resta aperta anche la questione lavoro. “Altra difficoltà da non sottovalutare per gli imprenditori è la carenza di personale”, conclude il presidente Banchieri,“Molti dipendenti, personale già professionalizzato e quindi difficile da sostituire, non hanno potuto sopportare un periodo così lungo di cassa integrazione e hanno ‘cambiato mestiere’. Senza figure fondamentali per il buon funzionamento delle attività come cuochi, camerieri e banconisti, sarà difficile cogliere a pieno le opportunità della ripresa”.