Resta in carcere per altri 45 giorni Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna detenuto nel suo Paese dal febbraio 2020. A renderlo noto è la pagina Facebook ‘Patrick libero’, gestita da attivisti, dopo l’udienza che si è svolta ieri. “Come ad ogni sessione, – scrivono – le/i rappresentanti delle ambasciate di alcuni paesi europei e l’avvocato dell’Unione europea erano venute/i per assistere, ma questa volta è stato impedito loro di entrare nell’aula e non hanno potuto assistere all’udienza.
Tutti i tentativi del team legale di Patrick di far accedere ambasciatori e ambasciatrici all’aula sono stati respinti”. Inoltre, “il team legale di Patrick ha appreso che la corte ha deciso di rinnovare la sua detenzione di altri 45 giorni. Non sappiamo perché la detenzione di Patrick sia stata rinnovata, e non sappiamo perché ai/alle rappresentanti delle ambasciate sia stato impedito di assistere all’udienza. Come al solito, non siamo a conoscenza di nulla”. Così “Patrick rimarrà in detenzione preventiva e compirà 30 anni in una cella tra due settimane, lontano dalle persone a lui care”. “Ma, nonostante tutto, continuiamo a sperare e ad augurarci che la situazione cambi e che da un momento all’altro riavremo Patrick tra noi”, concludono.