Il segmento delle berline premium e' oramai una nicchia della nicchia in Italia che equivale ad appena l'1% del mercato. All'estero pero' le cose vanno meglio, soprattutto in Asia, ecco perche' nel 2021 di uscita dalla pandemia sono in arrivo ben tre versioni della DS 9. Tutte ibride con potenza e gestione della potenza molto differenti. Come la Citroen C5 X anche la Ds 9 viene prodotta in Cina, mercato di destinazione primario per questo segmento. La berlina e' stata sviluppata su una versione allungata della storica piattaforma EMP2, in attesa nel 2023 della nuova piattaforma Stla concepita per i veicoli elettrici. Grande abitabilita' interna, sia anteriore che posteriore, con sbalzi generosi che consentono di avere un bagagliaio da 600 litri, nonostante l'ingombro del motore elettrico sull'asse posteriore nella versione E-Tense 4×4. Le rifiniture sono raffinate, anche se di gusto poco europeo e molto globale, Ampio il display centrale e secondo monitor che sostituisce la strumentazione analogica. Nonostante i quasi cinque metri di lunghezza, il design e' raccolto e affilato, che agli amanti del genere non dispiacera'. Grande tetto in vetro, maxi-braccioli anteriore e posteriore, vaschette portaoggetti ovunque completano un allestimento ideale per chi deve fare molti chilometri. Due gli allestimenti, Line + e Rivoli +, con differenze nei materiali degli interni che nel listino equivalgono a 3.000 euro. Motorizzazioni. L'entry level, con prezzo da 56.200 euro, e' la motorizzazione ibrida plug-in E-TENSE composta da un motore turbo benzina PureTech e da un motore elettrico integrato al ambio per una potenza combinata di 225 CV, in grado di percorrere fino a 50 chilometri (WLTP) in modalita' zero emissioni grazie alla batteria da 11,9 kWh. Le emissioni di CO2 si attestano cosi' tra i 31 e i 35 g/km in base alle specifiche e i consumi sono di 1,4-1,5 l/100 km secondo il ciclo misto WLTP. Quattro le modalita' di guida: electric, hybrid, sport e comfort. La funzione E-Save garantisce inoltre una riserva di energia nella batteria per affrontare parte del tragitto in modalita' Zero Emissioni (con diversi livelli disponibili), utile dovendo attraversare un centro urbano con zona a traffico limitato. Il caricatore di bordo da 7,4 kW permette di ricaricare la batteria in 1 ora e 45 minuti da una stazione di ricarica domestica o pubblica con il cavo fornito di serie. La gamma omprende una versione da 360 cavalli con trazione integrale intelligente sviluppata grazie alla competenza di Ds Performance, che aggiunge 113 cavalli di un secondo motore elettrico che lavora sull'assale posteriore. Qui la coppia massima sale a 520 Nm, e il solo motore termico spinge fino a 200 cavalli. Entro fine anno, mediana tra le due verasioni disponibili e pensata per i mercati dell'Est, arrivera' anche una versione da 250 cavalli a 2 ruote motrici con un'autonomia ottimizzata. Non sara' invece messa invendita in Italia la versione PureTech con solo un motore termico da 225 cavalli. Moltissimi gli Adas di serie, tra cui fa la differenza l'Active Scan suspension, una telecamera montata nella parte alta del parabrezza che scansiona la strada e integra i dati rilevati da quattro sensori e tre accelerometri in modo da aumentare sicurezza, serenita' alla guida. A spiccare e' pero' la silenziosita' a bordo, anche con il tettuccio aperto, che si integra perfettamente con il sound system da 515W di potenza dell'impianto Focal Electra, composto da 14 altoparlanti (tra cui un subwoofer). Anche nella versione da 360 cavalli, alla guida la nuova DS 9 e' amichevole, molte le funzioni a cui bisogna abituarsi ma basta mezzora e quasi tutto e' sotto controllo. Stabilissima, il cambio automatico a otto marce fa il suo dovere, diametro di sterzata di unidici metri che offre una buona agilita'. Prestazioni generose, che consentono sorpassi sempre facili. Impianto frentante molto morbido, in linea con il resto della vettura. Guidarla in pista o in strada, e' comunque rilassante. Una berlina, nel vero e pieno senso della parola. (ITALPRESS). jp/tvi/red 28-Mag-21 19:24