“Dopo oltre un anno di chiusure legate dall’emergenza sanitaria, un soggiorno esperenziale potrebbe ridare impulso al turismo ‘slow’ di prossimita’ e la riscoperta delle nostre ricchezze storiche, enogastronomiche, artigianali e paesaggistiche che tutto il mondo ci invidia”. Cosi’ Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, in vista della Giornata Nazionale Adsi, che si celebra il 23 maggio,un’opportunita’ di rinascita per tutte le dimore storiche che rappresentano il piu’ grande museo italiano.
Confagricoltura prosegue la sua collaborazione con l’Adsi con azioni comuni per la tutela delle dimore storiche e per l’armonizzazione delle leggi regionali con quelle nazionali; l’elaborazione di linee sinergiche nei confronti delle diverse istituzioni per adeguare le politiche, in particolare quelle fiscali alla specificita’ delle dimore, convinti della necessita’ di valorizzare gli immobili storici e i loro contesti, i territori e le eccellenze agricole ed enogastronomiche che essi rappresentano.
“L’Italia – aggiunge Giansanti – ha un patrimonio artistico e culturale notevole, e luoghi davvero unici non solo per la loro bellezza, ma anche per le affascinanti storie di cui sono i protagonisti. Il turismo di prossimita’ potrebbe essere la prima leva da sfruttare per il rilancio del Paese, ma servono azioni concrete ed investimenti. Dalla collaborazione fra l’Adsi e la Fondazione Bruno Visentini, con il coinvolgimento di Confagricoltura e Confedilizia – conclude Giansanti – e’ nato l’Osservatorio del patrimonio culturale privato del nostro Paese.
I numeri del primo studio condotto dall’Osservatorio testimoniano il potenziale inespresso del patrimonio privato, che ogni anno accoglie 45 milioni di visitatori nelle sue oltre 9.400 dimore.
Parliamo ovviamente anche di parchi, giardini e tenute agricole che, anche con i loro agriturismi, costituiscono da sempre un polo di attrazione turistico di qualita’, nonche’ un vola’no per l’economia dei territori, in particolare al di fuori dei grandi centri abitati”.