Esenzioni del versamento della prima rata della tassa sugli immobili. La non segnalazione alla Agenzia delle entrate delle imprese indebitare. Lo sgravio e lo slittamento della segnalazione fanno esultare Confartigianato che ha sollecitato il Governo ad accogliere l’appello delle piccole imprese in gravi difficoltà finanziarie.
“Il provvedimento contiene alcuni interventi che recepiscono le sollecitazioni di Confartigianato per consentire alle piccole imprese di affrontare l’impatto della crisi pandemica”, commenta la Confederazione. Nel merito la Confartigianato ha ottenuto l’esenzione dal versamento della prima rata Imu per le imprese che beneficiano del contributo a fondo perduto. Vale a dire quelle con ricavi o compensi nel 2019 fino a 10 milioni di euro e che hanno subito un calo di fatturato di almeno il 30% nel 2020 rispetto al 2019. “Possono usufruire dell’esonero esclusivamente i proprietari degli immobili che sono anche gestori delle attività ricettive e commerciali in crisi”, spiega Confartigianato.
Via libera anche all’esonero totale del pagamento del canone speciale Rai per le strutture ricettive e per le attività di somministrazione a consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico e per gli enti del terzo settore.
Un altro risultato per l’azione di Confartigianato riguarda le crisi d’impresa, con lo spostamento al 2022 dell’obbligo di segnalazione da parte dell’Inps di una esposizione debitoria rilevante delle aziende, nell’ambito degli strumenti di allerta. “Il differimento si affianca a quello già previsto per l’obbligo di segnalazione da parte dell’Agenzia delle Entrate”, ricorda la Confederazione, “in questo modo viene preservata il più possibile la continuità delle imprese nell’attuale contesto economico del tutto anomalo, evitando che i creditori istituzionali siano costretti a segnalare un’impresa che abbia indicatori non congrui solo a causa dell’attuale crisi pandemica”.
Il decreto Sostegni interviene anche per le imprese della ceramica artistica che, come richiesto da Confartigianato, vedranno incrementate da 2 a 4 milioni di euro le risorse dedicate al settore per l’anno 2021.
E ancora, tra le misure del provvedimento è stata recepita la richiesta di Confartigianato di eliminare il contributo all’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) per l’anno 2021 richiesto alle imprese di autotrasporto di merci iscritte all’Albo nazionale.
“Ora la battaglia di Confartigianato continua”, sottolinea rinfrancata la Confederazione, “e nei prossimi provvedimenti del Governo la Confederazione interverrà sollecitando ulteriori interventi per sostenere gli artigiani e le piccole imprese