E’ stata inaugurata nelle sale espositive al secondo piano di Palazzo d’Accursio, Be a poem la mostra personale di Virginia Zanetti, a cura di Matteo Innocenti, che presenta serie di opere recenti e rappresentative della ricerca complessiva dell’artista, a partire dal progetto I Pilastri della Terra.
Be a Poem, titolo che deriva dalla serie piu’ recente realizzata dall’artista e che si riferisce alla possibilita’ di ogni individuo di agire in modo creativo e incisivo nella trasformazione della societa’, diventa un’occasione per presentare al pubblico progetti passati e inediti di Virginia Zanetti, tra loro correlati nella creazione di un discorso comune: le serie in mostra sono Be a Poem (Villa Romana, Firenze, 2020), Para onde estamos indo? (Magic Carpet, Lisbona, Portogallo, 2019), Abissi (Manifesta 12, Palermo, 2018; Istituto Italiano di Cultura, Zurigo, 2019), I Pilastri della Terra (luoghi vari, 2016 – in corso).
La mostra si interroga sul rapporto tra responsabilita’ individuale e avvenire storico, in riferimento alla contemporaneita’, considerando come elemento fondamentale per ogni cambiamento proprio “l’essere poesia”, cioe’ la scelta di agire in modo personale e creativo; come sostiene l’artista: “E’ necessario credere nella potenzialita’ di ogni persona. La trasformazione dipende dalla determinazione interiore, cioe’ da quell’accrescimento della condizione vitale che e’ in grado di dare forza a noi e di ispirare gli altri verso un miglioramento, armonico, della societa’”.
L’elemento generativo per lo sviluppo della mostra e’ stato I Pilastri della Terra. Un progetto articolato attraverso laboratori e workshop, al fine di compiere azioni performative collettive in cui gruppi di persone, simultaneamente, posizionano le proprie mani al suolo per erigere corpo e piedi verso l’alto. Ogni singolo individuo diviene in questo modo un pilastro, capace, insieme agli altri, di sorreggere il mondo: lo scopo e’ quello di capovolgere il punto di vista, condividendo l’esperienza con persone provenienti da differenti ambiti, creando una comunita’ eterogenea errante alla ricerca di una nuova etica. Il lavoro esplora i concetti di rinascita, resurrezione, rivoluzione e resistenza.
Tale progetto si e’ sviluppato a partire dalla prima performance avvenuta nel 2016 in India, fino all’ultimo capitolo, a cura di Adiacenze e patrocinato dall’Anpi, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Salvemini di Casalecchio di Reno nell’ambito del laboratorio teatrale diretto da Massimiliano Briarava, che ha avuto luogo nel giugno 2019 a Sabbiuno, Bologna, presso il Parco dei Calanchi – luogo di grande importanza storica dove si trova il monumento, Sacrario ai Caduti della Resistenza Antifascista.
Da qui la collaborazione con il Museo della Resistenza di Bologna, l’Istituto Storico Parri e l’Istituzione Bologna Musei che ha portato alla realizzazione della nuova mostra Be a Poem, in occasione della quale l’opera I Pilastri della Terra – Monumento ai caduti della Resistenza partigiana, Sabbiuno, Bologna, 2019, viene proposta in donazione in forma permanente nelle collezioni del MAMbo, divenendo patrimonio collettivo per il Comune di Bologna.