mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Coldiretti ringrazia Draghi: nel Piano l’agricoltura citata 62 volte. I 5.7 miliardi assegnati rilanceranno imprese e ambiente

Se l’impegno si può misurare con le parole allora per la Coldiretti, il premier Draghi e il suo Piano di Rinascita sono i primi alleati dell’agricoltura. Il
motivo? Semplice: per ben 62 volte la parola agricoltura viene richiamata nel Piano, che traccia il percorso dell’Italia nei prossimi anni con l’uscita dall’emergenza Covid. Ad analizzare parola per parola il documento la Coldiretti scova che il testo del Recovery Plan ha con sé il record di citazioni per tutti i termini che disegnano la rivoluzione green.
Alle citazioni sull’agricoltura, evidenzia la Coldiretti, si aggiungono quelle per il verde (62 volte), natura (63), territorio (242), filiera (46), agroalimentare (12), sostenibilità (44), idrico (56), biodiversità (27), rurale (21), alimentare e agroalimentare (29) e green (32). Parole che raccontano i temi e i progetti che si intrecciano in un settore che nell’anno della pandemia è diventato la prima ricchezza del Paese. E alle parole la Confederazione somma le cifre. “Agricoltura e agroalimentare portano 538 miliardi di euro di fatturato, 3,6 milioni di occupati e quasi 740mila imprese agricole impegnate nella produzione per garantire le forniture alimentari alle famiglie italiane”.
Il Pnrr varato dal premier Mario Draghi, sottolinea la Coldiretti, “riconosce al comparto, e all’impegno del Ministro per le Politiche Agricole Stefano Patuanelli, il valore di risorsa strategica”, secondo i calcoli della Confederazione: stanziando 5,27 miliardi per economia circolare e agricoltura sostenibile, per investimenti che vanno dalla logistica alle energie rinnovabili, dall’innovazione ai contratti di filiera per i quali Coldiretti e Filiera Italia hanno già pronti numerosi accordi per gli allevamenti da carne e latte, per quelli avicoli, per l’ortofrutta, i cereali e l’olio.
Agricoltura e transizione ecologica
Il piano assegna 1,9 miliardi per lo sviluppo del biometano nel quale l’agricoltura italiana è all’avanguardia. Sfruttando gli scarti agricoli delle coltivazioni e degli allevamenti, come prevede la Coldiretti, i mini impianti per il biometano possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo europeo del contenimento delle emissioni con una evoluzione tecnologica che rappresenta una parte significativa degli sforzi per modernizzare in senso sostenibile l’economia italiana.
“Nel Recovery Plan”, commenta la Confederazione, “vengono previsti 4,38 miliardi di euro per acqua e tutela del territorio e la gestione del patrimonio idrico del Paese fra infrastrutture, riduzione delle perdite di rete e investimenti sull’agrosistema irriguo con il Piano invasi proposto dalla Coldiretti per risparmiare acqua, produrre energia e contrastare il dissesto idrogeologico di fronte ai cambiamenti climatici che hanno provocato danni per 14 miliardi di euro alle produzioni e alle infrastrutture agricole in un decennio”.
Uno scenario green per l’Italia che assegna all’agricoltura un ruolo da protagonista con 630 milioni di euro per il verde urbano, parchi e giardini storici, 600 milioni per la riqualificazione degli edifici e del paesaggio rurale nei piccoli borghi.
Ma c’è da recuperare con il Recovery Plan anche il grande gap infrastrutturale che ogni anno rappresenta per l’Italia un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci fra le regioni della penisola e verso il resto del mondo.
“L’agricoltura italiana è una risorsa fondamentale per avviare una nuova stagione di sviluppo economico e lavoro per il Paese”, osserva il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare “per questo dobbiamo mettere in campo gli strumenti per aiutare tutte le aziende nei processi di innovazione e di maggiore sostenibilità per agevolare la transizione verso un modello di economia circolare che migliori l’efficienza nell’uso delle risorse con una decisa semplificazione burocratica e dei servizi”.
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