Le piccole imprese agricole confidano nelle altre scelte dell’esecutivo. I leader delle confederazioni agricole, infatti, hanno illustrato la situazione alla Commissione che sta predisponendo il Piano nazionale di ripresa e resilienza, con le proposte e le iniziative da intraprendere.
“La ripresa economica è legata al superamento definitivo dell’emergenza sanitaria”, scrive Confagricoltura, “Il lavoro del Governo per favorire una graduale riapertura delle attività è importante e l’ipotesi che questa possa essere decisa quanto prima possibile, compatibilmente con l’andamento del contagio, è una buona notizia”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, confida molto sulla programmazione della riapertura, “con il massimo rispetto delle regole anti Covid, dei ristoranti e delle attività commerciali”.
“Attendiamo le decisioni ufficiali del Governo Draghi. Per il nostro settore”, commenta Giansanti, “si tratterebbe di un passo atteso, auspicato e fondamentale per la ripartenza”.
La chiusura dell’Ho.re.Ca. (termine commerciale che si riferisce al settore dell’industria alberghiera che si riferisce ad Hotel, Ristorazione e Caffetterie). ha messo in ginocchio molti settori, ad esempio quello del vino, che destina il 55% del suo valore a questo canale, ma ha influito pesantemente su diversi comparti”, commenta ancora Giansanti.
È il caso dell’agriturismo: le 24mila strutture italiane sono in grande sofferenza e la riapertura in questi mesi sarebbe importante non solo per le imprese, ma anche per gli ospiti. L’accoglienza è infatti garantita in assoluta sicurezza, fa presente Confagricoltura, grazie agli spazi aperti in campagna e alle caratteristiche stesse degli agriturismi.
“L’avanzamento del piano di vaccinazione segnerà i tempi della ripresa delle attività, così come sta succedendo anche in Europa”, conclude il presidente di Confagricoltura, “dove alcuni Stati membri stanno lavorando alla definizione di un calendario delle riaperture quanto prima”.