Il mercato della soia è caratterizzato da incertezza e volatilità. C’è la variabilità climatica che necessita di risposte agronomiche, ma c’è anche la variabilità dei prezzi che richiede risposte analitiche, definizione di strategie di acquisto, di vendita o di risk management. E’ quanto emerso nel webinar sul mercato della soia promosso da Anga-Giovani di Confagricoltura, in collaborazione con Confagricoltura ed Areté. Il responsabile nazionale Proteoleaginose di Anga Francesco Cavazza ha parlato di agricoltura di precisione che non è solo agronomica ma va accompagnata dall’analisi dei big data su aspetti produttivi, di mercato e degli asset finanziari. “Solo un’attenta analisi dei fondamentali di mercato e del contesto macroeconomico – ha osservato – consentirà una gestione ottimale del rischio per la massimizzazione dell’efficienza economica della coltura. Bisogna giocare su due fronti: prezzi e policy”.
La responsabile dei seminativi di Confagricoltura, Silvia Piconcelli, ha affrontato proprio il tema della pianificazione e della policy. Ad avviso di Confagricoltura, sulla base del piano proteico europeo, va definito quello nazionale; va incoraggiata la produzione di semi oleoproteaginosi, proteaginose e leguminose da foraggio di cui l’Unione Europea è deficitaria. Gli scenari dello scacchiere mondiale sono stati tratteggiati da Annachiara Saguatti e Filippo Roda di Areté che hanno delineato come i prezzi del seme di soia, dalla seconda metà del 2020, siano entrati in un trend rialzista, con quotazioni nazionali e internazionali che hanno registrato aumenti superiori al 70%. Determinanti per l’evoluzione dei prezzi, nella restante parte del 2021, saranno l’arrivo sul mercato delle nuove produzioni sud americane e, da settembre, il nuovo raccolto Usa. Su entrambi i fronti permane però grande incertezza.
La presidente della Federazione nazionale delle Proteoleaginose Deborah Piovan ha ricordato come Cina e Usa stiano investendo sul miglioramento genetico e sull’intelligenza artificiale, massimizzando così la produzione. “Confagricoltura – ha detto – chiede a livello europeo una strategia condivisa per migliorare l’autoapprovvigionamento e per promuovere, con diversi strumenti, la crescita”. Ad avviso di Confagricoltura va attivato a livello europeo un piano concreto ed efficace di aiuto a lungo termine agli investimenti, all’innovazione ed alla ricerca su tutta la catena del valore; occorre focalizzare la ricerca sull’effettivo miglioramento delle rese e sulla tolleranza alle malattie. “In un mercato estremamente volatile come quello della soia è necessario sorvegliare con attenzione affinché la domanda e l’offerta si possano incontrare sempre in un contesto equilibrato – ha quindi aggiunto Deborah Piovan -. Questo è tanto più vero per la soia italiana, che soddisfa il mercato di nicchia Ogm free”. Soddisfatto dell’incontro il vicepresidente nazionale di Anga Francesco Longhi, che ha concluso ricordando come l’associazione sia attivamente impegnata negli approfondimenti settoriali, per fornire indispensabili strumenti di conoscenza e orientamento delle scelte aziendali.