VENEZIA – Si è svolta online la riunione della Consulta regionale dei Veneti nel Mondo, con l’elezione del Vicepresidente e la presentazione del programma annuale per l’anno 2021. “La Consulta regionale dei Veneti nel mondo è prevista dalla Legge regionale n. 2 del 2003 – ha spiegato l’Assessore all’Identità veneta, Cultura e Veneti nel mondo Cristiano Corazzari – e per il quinquennio 2020-2025 è stata costituita con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 33 del 2 marzo 2021. Un importante organismo che ci permette di individuare un’agenda condivisa e fondamentale per promuovere all’estero il “sistema Veneto”, anche tra le nuove generazioni: grazie all’associazionismo, infatti, si consente alla cultura ed alle tradizioni venete di diventare veicolo per mantenere il legame con le comunità venete nel mondo”.
All’incontro, hanno partecipato, oltre all’Assessore Corazzari, Federazioni e Associazioni che rappresentano emigrati veneti nel mondo (dalla Svizzera all’Australia e all’America, toccando territori come il Brasile, il Cile, l’Argentina, il Canada, per fare degli esempi), oltre ai rappresentanti di Unioncamere e Anci Veneto.
L’Avvocato Paolo Dalla Vecchia, in rappresentanza dell’Anci Veneto, ha evidenziato come “i Comuni ci tengano a mantenere un filo diretto e una forte collaborazione coi veneti nel mondo”. I consultori che hanno partecipato all’incontro online, hanno ricordato come “la Consulta sia una grande famiglia in cui è possibile confrontarsi e condividere progettualità”. “Diamo il nostro tempo – hanno aggiunto – perché ci crediamo, sempre con la bandiera di San Marco accanto. Se una volta essere emigrati veneti nel mondo era qualcosa quasi da nascondere, meglio era sembrare dei nativi in terra straniera, oggi, invece, è un orgoglio, un biglietto da visita”.
La Consulta ha eletto come Vicepresidente Luis Molossi, Federazione delle associazioni venete del Paranà Brasile, che rimarrà in carica per il quinquennio. Molossi, presente nella Consulta dal 2009, ha detto: “Siamo fieri di rappresentare il Veneto. La nostra comunità è pronta a lavorare per condividere progetti insieme. Sempre uniti con il Veneto nel cuore”. La Consulta ha espresso parere favorevole al programma annuale che ha tra gli obiettivi più innovativi la creazione di una piattaforma informativa “Wiki-Veneto”, come punto di contatto fra le collettività venete nel mondo. Sono previsti bandi che permetteranno agli Enti locali, Enti ed Istituzioni culturali, Associazioni senza scopo di lucro, Associazioni venete di emigrazione, Comitati e Federazioni iscritti ai registri regionali di settore, di presentare proposte progettuali finalizzate a favorire il mantenimento delle tradizioni ed usi veneti e il ritrovamento delle radici culturali venete presso le comunità all’estero. Previsto anche un avviso pubblico per l’organizzazione di soggiorni in Veneto di cittadini veneti emigrati e dei loro discendenti. Per consentire di poter rientrare in Veneto a chi ne ha la volontà ma non è in possesso delle necessarie capacità economiche, verrà approvato un avviso pubblico per la concessione di benefici economici ai veneti emigrati e ai loro discendenti fino alla terza generazione per il rimborso, anche parziale, delle spese di viaggio, trasporto masserizie, prima sistemazione. Importante anche il sostegno all’associazionismo di settore, ai comitati, alle federazioni e alle associazioni venete di emigrazione, per le spese di funzionamento. Un programma che fa riferimento alle indicazioni del piano triennale 2019-2021, approvato dal Consiglio regionale, ma che soprattutto accoglie le proposte lanciate dai componenti della Consulta composta dai rappresentanti del mondo culturale, universitario, economico, imprenditoriale e in particolare dalle benemerite associazioni che da oltre mezzo secolo sono attive per mantenere vivi e costanti i contatti con l’emigrazione veneta. “Purtroppo, – ha dichiarato l’Assessore Corazzari – quest’anno le riunioni della Consulta si stanno svolgendo in maniera virtuale per via del Covid-19, ma proprio come segno di speranza, nel programma dell’anno in corso è previsto di ipotizzare un incontro in presenza per l’autunno, compatibilmente con la situazione sanitaria della pandemia”. “Siamo consapevoli – ha concluso – che non sarà semplice, considerando anche che una parte dei consultori proviene dall’estero e deve quindi aver la possibilità di spostarsi con mezzi aerei, ma è importante tenere aperta l’opzione nell’auspicio di riuscire a organizzare questo evento unico, che il legislatore regionale ha ritenuto di istituzionalizzare prevedendolo normativamente, perché costituisce il momento più significativo di incontro dei due Veneti: il Veneto che vive entro i confini regionali e il Veneto che non vive entro i confini regionali, ma bensì in ogni angolo del pianeta”.
Barbara Braghin