Una battaglia tutta italiana a difesa dei prodotti di qualità, della loro salubrità, con garanzie ed etichette chiare. È il “Nutrinform Battery: la proposta italiana per l’Europa”, organizzato da Europeisti-MAIE-Centro Democratico, che vuole portare in Parlamento Europeo il tema della sicurezza alimentare. In ballo quindi il sistema italiano Nutrinform Battery – che chiarisce la composizione e provenienza dei cibi – contro il Nutriscore che non indica la composizione e la qualità degli alimenti che compongono la confezione.
“Quella contro il Nutriscore non è solo una battaglia su sistemi di etichettatura e modelli di certificazione degli alimenti, ma una battaglia per il futuro dell’agricoltura”, spiega il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. Per le Associazioni di categoria, per i produttori e i parlamentari italiani l’obiettivo è difendere con forza “il nostro modello alimentare basato sull’agricoltura, sui territori, sulla biodiversità, sulla storia e sulle tradizioni enogastronomiche”. Una difesa che per Giansanti va fatta “contro ogni tentativo di omologazione e standardizzazione dei cibi, basate, invece, sul modello industriale.
UN METODO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
Sistemi di etichettatura come il Nutriscore”, fa presente Confagricoltura “vanno proprio in questa direzione. Dare delle pagelle ai cibi, senza fornire le necessarie informazioni sulle quantità consigliate in una dieta equilibrata, finirà necessariamente per avvantaggiare i grandi gruppi industriali, e anche i cibi sintetici, a scapito delle produzioni naturali, tipiche del nostro Paese, come olio, formaggi, salumi, miele”.
Il sistema Nutrinform Battery proposto dall’Italia, sviluppato da qualificati istituti di ricerca nazionali (CREA ed ISS) con la collaborazione di tutta la filiera agroalimentare e con i consumatori, si basa sul ‘peso’ di ogni singolo nutriente rispetto al fabbisogno giornaliero e permette, quindi, di informare i consumatori e di fare scelte consapevoli e non condizionate: non un giudizio sintetico del singolo alimento basato su una somma algebrica di nutrienti negativi e positivi, ma un vero e proprio metodo di educazione alimentare.
La Commissione europea ha chiesto di arrivare ad un unico sistema di etichettatura nutrizionale Front of Package–FOP entro la fine del 2022. Francia, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo sono a favore del Nutriscore. Mentre il nostro sistema Nutrinform ha trovato il sostegno di sette Paesi della UE.
“Il 2022 non è così lontano”, commenta Giansanti, “e dobbiamo cercare di coinvolgere il maggior numero possibile di stakeholder a livello europeo, associazioni di categoria, ambientaliste, di consumatori, istituti di ricerca, rappresentanti della politica e delle Istituzioni, per arrivare ad un sistema di etichettatura trasparente, etico e corretto. E’ una battaglia culturale, ma anche economica. Ne va di mezzo il futuro dell’alimentazione e quello dell’agricoltura”.