sabato, 16 Novembre, 2024
Cultura

La terza dimensione di Corrado Veneziano

Senato della Repubblica 26 marzo 2021
Dante Alighieri, Firenze 21/5/1265 – Ravenna 14/9/1921

Purgatorio di Corrado Veneziano

Domani, Venerdì 26 marzo 2021 presso il Senato della Repubblica, alle 11, nella sala Nassirya, si terrà la conferenza stampa per la presentazione del Progetto “Dante e altre visioni” dell’artista Corrado Veneziano, nell’ambito delle celebrazioni dantesche promosse dal Ministero della Cultura in occasione dei 700 anni della morte del sommo poeta.
La conferenza stampa annuncerà la mostra di Corrado Veneziano che rivisita in chiave pittorica la principale opera di Dante Alighieri e sarà aperta al pubblico, a Roma nel porticato del Conservatorio e dell’Accademia di Santa Cecilia, in via dei Greci dal 21 maggio al 21 giugno, l’arco temporale nel quale gli storici collocano la nascita di Dante avvenuta nel 1265.
Corrado Veneziano nasce a Tursi, piccolo paese della Basilicata, il 1958 e ha vissuto tre vite che i suoi quadri raccontano: profondi e densi trascinano chi li guarda in una dimensione che va sempre oltre gli oggetti rappresentati, in una regia la cui prospettiva tende all’infinito.

Ultimo di quattro figli di una famiglia che già amava dipingere prima della sua nascita la vita oltre che le tele, nel frattempo trasferita a Bari, nel 1976 Corrado coglie al volo, neanche maggiorenne, l’occasione offertagli di affiancare Giorgio Strehler come assistente alla regia al Piccolo di Milano. Galeotto il suo testo teatrale “la Stagione Invernale” proposto e messo in scena al Comune di Bari, più volte replicato. L’ esperienza teatrale prosegue nel 1979 alla Fenice a Venezia dove va in scena il trucco e il travestimento del Carnevale e, negli anni 1980-81, in Puglia al Festival della Valle d’Itria. Il teatro paga però poco e tardi.

Il Nodo del Paradiso di Corrado Veneziano

Laureatosi in Lettere all’Università di Bari e sposata Paola, diciannovenne dalla quale nascono a breve distanza Francesca e Mara (cinema e fotografia), vince un concorso come assistente ordinario all’Università di Bari, che assicura a lui e alla famiglia in crescita un adeguato sostegno economico. Pubblica poi il “Primo Manuale di dizione, voce e respirazione”, 12 ristampe, best seller ancora al primo posto nelle classifiche di vendita del settore di riferimento. Recentemente (2020) ci ha regalato “dieci racconti belli attorno ad un tema brutto”, Andrà tutto bene, chiusi da “Milano 2050”.

Trasferitosi a Roma nel 1997, insegna alla Accademia Silvio D’Amico e lavora per la RAI.
Ma Corrado Veneziano non ha mai smesso di dipingere. Nella nuova casa a Roma arrivano prima i suoi quadri e poi tutto il resto. Nel 2013, l’incontro casuale con Achille Bonito Oliva, già Direttore della Biennale di Venezia e di Transavanguardia, noto per le sue aspre critiche. A seguito degli inaspettati e più che lusinghieri apprezzamenti dell’importante critico, la sua pittura esplode all’improvviso come la luce in alcuni sui quadri e ha il sopravvento su tutto.

Paradiso di Corrado Veneziano

Dopo la prima mostra alla Ekos Gallery in via Giulia a Roma, l’antropologo francese Marc Augè, che ha sempre dichiarato di odiare i “non luoghi”, commenta che i “non luoghi” di Corrado Veneziano sono belli e poetici. Seguono nel 2013-14 le mostre all’ Ambasciata e all’ Istituto di Cultura di Bruxelles, dove il pittore si è temporaneamente trasferito e dove i suoi “codici a barre” entusiasmano Derrick De Kerckhove, importante sociologo belga e consulente di Bill Gates. Nel 2016 è a San Pietroburgo. Qui espone le sue opere alla galleria comunale, di fianco all’ Hermitage. Nel 2017 è ospite del governo cinese a Lanzhou, capitale del Gansu, territorio alle spalle del Tibet e ricchissimo per l’alta presenza di litio dove le sue opere vengono esposte al museo nazionale.

Nel 2019 la Presidenza della Repubblica Francese seleziona Corrado Veneziano tra più di 500 artisti internazionali per rappresentare, in occasione del quinto centenario della morte, l’opera di Leonardo da Vinci ed in particolare il suo Codice Atlantico. La mostra ha un grande successo anche a livello internazionale. Nel frattempo il pittore concorre, senza risposta, per analogo bando promosso in Italia.
A seguito della notizia data in un articolo dal Corriere della Sera, Corrado Veneziano è finalmente soggetto ad un interessamento anche da parte del Governo italiano che lo invita a Palazzo Chigi ad esporre il suo programma, al quale non viene tuttavia dato seguito causa il noto contesto (l’intervento è rintracciabile in internet su Governo.it.).

Recentemente il professor Andrea Riccardi, già Ministro per la cooperazione internazionale del Governo Monti e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ha selezionato Corrado Veneziano per la rivisitazione pittorica della Divina Commedia in occasione della celebrazione del citato anniversario. Ed eccoci ad oggi, giorno nel quale si tiene a Firenze l’anteprima della mostra su Dante che rimarrà alla Biblioteca Nazionale Centrale sino al 23 aprile 2021. Una delle sue curatrici è Francesca Barbi Marinetti, nipote ed erede di quel Filippo Tommaso Marinetti che inventò il Futurismo.

La redazione de La Discussione, unitamente al suo Amministratore dottor Massimo Pensato, anche in ricordo del padre Vincenzo Pensato, già Presidente del Comitato di Roma dell’Associazione Dante Alighieri, augura all’iniziativa e a Corrado Veneziano il meritato successo.

Non volendo sostituirci ai critici d’arte, che esprimeranno il loro qualificato parere, invitiamo chi questa mostra avrà il privilegio di vedere a scoprire l’altra dimensione, quella nella quale le opere di Corrado Veneziano conducono chi le guarda alla scoperta di Dante e di noi stessi.

 

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