“E’ arrivato il momento di passare dalle situazioni insostenibili legate al caporalato alla piena legalità nell’impiego del lavoro nella filiera agroalimentare, in ogni parte del Paese. Un progetto, sostenuto con convinzione dal presidente Anci Antonio Decaro e condiviso con i ministeri dell’Interno e del Lavoro, che si potrà attuare grazie ad un gioco di squadra che veda impegnati sindaci e Comuni, istituzioni nazionali e regionali, il mondo del lavoro in tutte le sue articolazioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco all’incontro sul contrasto al caporalato che si e’ svolto al Ministero dell’Interno, presenti i ministri dell’Interno Luciana Lamorgese e del Lavoro Andrea Orlando, assieme al procuratore capo della Cassazione Giovanni Salvi, agli ex procuratori Giancarlo Caselli e Cataldo Motta e ai rappresentanti di Coldiretti. Nella delegazione Anci anche Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato all’Immigrazione, il segretario generale Veronica Nicotra e Luca Pacini, responsabile dell’Area immigrazione dell’Associazione.
La riunione e’ servita a riprendere il discorso sul contrasto al caporalato avviato nei mesi scorsi dall’Anci con l’Osservatorio Agromafie e Coldiretti. “I Comuni potranno intervenire – ha proseguito Bianco – con le loro competenze su due punti fondamentali: il trasporto dei lavoratori, sinora purtroppo punto di forza del caporalato, e l’offerta abitativa, ad esempio con interventi di social housing”. Sulla necessità di riaffermare la legalità ha messo l’accento il sindaco Biffoni: “E’ il momento di ridare piena dignita’ alle persone e al lavoro nei nostri territori, che si tratti di italiani o di stranieri soggetti a sfruttamento”.