giovedì, 19 Dicembre, 2024
Lavoro

Trasporti e infrastrutture. Giovannini incontra i sindacati. Nuovo assetto del Ministero per velocizzare progetti e cantieri

L’obiettivo è ambizioso: ridisegnare le politiche della mobilità e quelle delle infrastrutture alla luce delle nuove indicazioni dell’Europa. Sono i temi che i sindacati hanno posto al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, durante un incontro sulle prospettive del settore, in bilico tra annunci di grandi opere e ritardi cronici.

Per i sindacati la definizione di un piano dei trasporti e delle infrastrutture ha una urgenza significativa per la ripresa delle attività commerciali ed economiche.

I segretari generali di Filt Cgil, Stefano Malorgio, Fit Cisl, Salvatore Pellecchia, e Uil Trasporti, Claudio Tarlazzi, hanno partecipato al primo confronto insistendo sulle proposte che erano state presentate all’ex Governo Conte, ossia la mobilità come sistema cruciale per il rilancio del Paese.

Il Ministro, secondo una nota diffusa dopo la riunione, ha “esaminato con attenzione tutte le questioni che interessano i trasporti, sottolineando la necessità di trovare soluzioni che consentano al comparto di guardare avanti e agganciare un’auspicabile ripresa”. L’obiettivo è mettere in campo progetti e realizzazioni in tempi brevi, idea che ha attraversato i ministeri degli ultimi anni, ma poi la burocrazia ha prevalso nel determinare ritardi e spesso rinunce.

“Il settore dei trasporti”, sottolinea Enrico Giovannini, “deve trovarsi preparato ai cambiamenti che potrebbero intervenire nei prossimi mesi in caso di una ripresa dei flussi di traffico. Mai come ora guardare al futuro è necessario per programmare un rilancio delle attività”. Il prossimo passo sarà mettere ordine alle priorità.

Giovannini ha infatti auspicato, la creazione in tempi brevi di un tavolo congiunto di tutte le parti sociali per individuare soluzioni condivise ed ha informato i sindacati che il Ministero ha già avviato una ristrutturazione interna. Anche in questo caso si tratta di una iniziativa per snellire i tempi burocratici, con la creazione di un dipartimento “dedicato”, rivela la nota ministeriale, “alla programmazione di lungo termine e ai sistemi di rete, superando la storica distinzione tra infrastrutture e trasporti”.

Il Ministro Giovannini ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale delle parti sociali e della società civile, “per ridisegnare le politiche relative alle infrastrutture e alla mobilità, in linea con gli indirizzi scelti dall’Unione europea orientati verso la sostenibilità economica, sociale e ambientale posti alla base del Green Deal e con il nuovo assetto del dicastero”.

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