Una fotografia e una poesia per celebrare l’8 marzo, la festa della donna. Un progetto ideato dall’attore Enea Marangoni in collaborazione con il fotografo Luciano Siviero. Marangoni spiega che ha pensato a questo progetto pensando alla nostra nazione che ancora una volta è governata da un uomo. “Perché sempre da un uomo e mai da una donna? – precisa Enea -. E’ questa la domanda che mi pongo. Al governo ci sono anche le quote rosa ma sembrano quasi che siano messe per fare un piacere alle donne. In realtà le donne hanno tante capacità e per governare non dovrebbero tirare su dei sacchi, quindi avere forza.
E’ un omaggio, con il quale, ognuno con la propria arte, volevamo dare un significato. Luciano ha scattato la foto e io ho interpretato un personaggio maschile in una foto piena di simboli. La cosa importante è che quando un uomo si pone un obiettivo per riuscire ad ottenerlo ha bisogno di due cose importanti, la cultura e la donna”.
Enea Marangoni, assieme all’immagine della foto ha anche scritto una poesia del titolo “Grazie”. Questo il testo: “Guardando insieme la volta, puntai il dito verso una stella e il cielo era già nella mia mano. Grazie”. Con queste parole l’autore vuole dire che quando l’uomo arriva al suo obiettivo è sempre grazie ad una donna. Nella fotografia scattata Marangoni si trova si un pacco di libri e vuole raggiungere il suo obiettivo. Per farlo, si toglie le sue scarpe da uomo e si mette un paio di scarpe rosse da donna. Quindi i libri rappresentano la cultura e le scarpe rosse rappresentano la donna. “Quell’uomo nella foto arriva a raggiungere il suo obiettivo, non senza fatica – precisa l’attore -. Ma con l’aiuto di una donna e per questo indossa le sue scarpe. Inoltre tiene in mano una pipa che rappresenta la riflessione. L’idea mi è venuta dopo che ho visto la formazione dell’ultimo governo. C’è sempre un uomo nel gradino più alto del potere. In Italia è così, in altre nazioni, invece, come la Germania e l’Inghilterra ci sono le donne”.