domenica, 22 Dicembre, 2024
Società

NAS nei bar di ospedali e cliniche. Troppe irregolarità. Sanzioni e chiusure

Nel mirino sono finiti i bar degli ospedali. Luoghi di incontri di personale sanitario e del via vai dei parenti dei pazienti e spesso anche dei degenti. I risultati dell’ispezione dei carabinieri dei Nas non sono certo entusiasmanti. Dal nord al sud troppe irregolarità approssimazioni e multe.
I controlli del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute si sono tenuti in accordo con il Ministero della Salute, e sono stati estesi a livello nazionale in bar ed i servizi di ristoro all’interno di ospedali e presidi sanitari pubblici e privati. La finalità del servizio, scrivono i Nas “è stata la tutela del cittadino che, accedendo a tali centri per motivi sanitari, si possa rivolgere in sicurezza ai servizi di somministrazione di alimenti e bevande, sia in relazione alla salubrità dei prodotti consumati, sia alla protezione da possibili contagi da Covid-19”.


Gli interventi condotti hanno interessato 382 esercizi di somministrazione di alimenti e bevande collocati in aree interne di strutture sanitarie, dei quali 132 hanno evidenziato irregolarità, circa il 35%.
Complessivamente sono stati deferiti alle Autorità giudiziarie 10 titolari di bar per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e per violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché sanzionati ulteriori 128 per violazioni amministrative, irrogando sanzioni pecuniarie pari a 125 mila euro.
Tra le irregolarità accertate dai Carabinieri dei Nas vi è anche l’inosservanza delle misure di contenimento epidemico. In particolare, in 17 episodi è stata rilevata la mancata attuazione di attività preventive alla diffusione del Covid 19, quali l’apposizione di cartelli indicativi del numero massimo di avventori ammessi nei bar e delle norme di comportamento degli utenti, della presenza di gel disinfettanti nonché la mancata esecuzione della pulizia e sanificazione dei locali, irregolarità accertate presso esercizi commerciali di vari nosocomi pubblici e privati ubicati in Catanzaro, Paola (CS) e Cosenza, San Severo (FG), Sassari, Macomer (NU), Olbia, Narni (TR), Legnago (VR) e Novara. Nei casi più gravi è stato constatato il sovraffollamento di clienti nell’esercizio, come accertato a Pietra Ligure (SV) e gravi inadempienze alle restrizioni in materia di contenimento, con l’adozione di provvedimenti sospensivi dell’attività di somministrazione nei confronti di due bar interni agli ospedali di Cefalù (PA) e Licata (AG).

Ulteriori sanzioni sono state contestate per la carenza igienica degli ambienti di preparazione e vendita degli alimenti, la mancata indicazione agli utenti degli allergeni presenti negli alimenti offerti in vendita, particolarmente rischioso in casi di soggetti sensibili e a rischio, e l’assenza di tracciabilità dei prodotti. Alcune situazioni rilevate dai Carabinieri Nas hanno evidenziato alimenti in stato di alterazione, invasi da muffe e scaduti di validità, ma anche locali mantenuti con sporcizia pregressa e servizi igienici con rubinetteria e sanitari ossidati e con presenza di stratificazione di calcare. In tale contesto sono stati disposti dall’Autorità amministrativa ulteriori due provvedimenti di sospensione dell’attività presso presidi ospedalieri di Tricase (LE) e Tricarico (MT), a causa di gravi inadeguatezze strutturali e igienico-sanitarie ed eseguito il sequestro di oltre 5.500 confezioni e 200 kg di prodotti alimentari irregolari.
Queste nel dettaglio le Principali situazioni operative riscontrate nei controlli e le sanzioni.
NAS Udine. Deferito il responsabile di un bar, ubicato all’interno del nosocomio di Tolmezzo (UD), poiché ritenuto responsabile di aver detenuto, per la successiva somministrazione, alimenti in cattivo stato di conservazione. Sequestrati 15 kg di alimenti (pomodori ed insalata) conservati all’interno di un frigorifero risultati invasi da muffe ed in evidente stato di deterioramento. Lo stesso NAS in un altro bar ubicato presso l’ospedale di Latisana (UD) ha denunciato all’Autorità Giudiziaria la legale rappresentante per aver omesso la manutenzione periodica dei dispositivi antincendio. Elevate altresì sanzione per la mancanza di idonea cartellonistica recante il divieto di fumare. Le sanzioni ammontano ad un totale di 1.500 euro.

  • NAS Palermo. A conclusione di ispezione eseguita presso i bar interni di due presidi sanitari in Cefalù (PA) e Licata (AG) sono state accertate carenze igienico-sanitarie e inosservanze alle disposizioni anti-COVID, in relazione alle quali, nell’immediatezza, è stata disposta la chiusura per gg. 5 dei due esercizi. Il valore delle strutture oggetto di sospensione è stimata in 300.000 euro.
  • NAS Lecce. A seguito di una verifica svolta dai Carabinieri del NAS, il dipartimento di prevenzione dell’ASL di Lecce ha disposto la chiusura del bar sito all’interno dell’ospedale di Tricase (LE), a causa delle carenze igienico-strutturali e dall’attivazione di un deposito alimenti abusivo.
  • NAS Potenza. In Tricarico (MT), il dipartimento di prevenzione dell’A.S.P. di Matera ha disposto l’immediata sospensione dell’attività di bar interno all’ospedale, ad esito di precedente ispezione igienico sanitaria eseguita dal NAS di Potenza, nel corso della quale si accertava che i locali presentavano gravi carenze igienico sanitarie e strutturali. Il valore della struttura chiusa ammonta ad euro 150.000.
  • NAS Padova. I Carabinieri del NAS hanno sequestrato, presso un bar ubicato all’interno del presidio ospedaliero di Monselice (PD), 15 Kg di prodotti da forno, poiché privi di documentazione utile alla rintracciabilità degli alimenti, peraltro, conservati in un frigorifero a temperatura non idonea. Il titolare dell’attività di somministrazione è stato sanzionato per un importo di 1.500 euro e segnalato all’Autorità Sanitaria per le carenze igieniche accertate nella struttura.
  • NAS Ancona. Sanzionati i titolari di due bar presso gli ospedali ubicati rispettivamente in Macerata e San Severino Marche (MC) per di aver detenuto panini privi di documentazione relativa alla rintracciabilità e, in un caso, per aver mantenuto i locali in carenti condizioni igieniche e strutturali, con accumulo di sporco stratificato, servizi igienici con rubinetteria ossidata e sanitari con presenza stratificata di calcare non rimosso. Sequestrati complessivamente 186 panini e contestati illeciti amministrativi per un valore di 4.000 euro.
  • NAS Catanzaro. Presso il bar-tavola calda ubicato all’interno del policlinico di Catanzaro è stata accertata la mancata applicazione delle procedure di sanificazione dei locali finalizzate al contrasto alla diffusione del “Covid-19”.
  • NAS Genova. Nel corso di controllo presso un’attività di bar interno all’ospedale di Pietra Ligure (SV), i Carabinieri NAS hanno sanzionato il gestore per non aver intrapreso alcuna azione al fine di evitare assembramento all’interno dell’attività, permettendo, l’ingresso contemporaneamente a 16 persone, in luogo delle 8 previste, in uno spazio non sufficiente a garantirne la distanza interpersonale.
  • NAS Foggia. Segnalato all’Autorità Amministrativa e Sanitaria il titolare di un chiosco-bar ubicato all’interno del presidio ospedaliero di San Severo (FG) per aver avviato l’attività in assenza di autorizzazione e non aver attuato le misure previste per il contenimento del covid-19 tra le quali la limitazione all’accesso di un numero massimo di persone ammesse nel locale.
  • NAS Roma. Nel corso dei servizi presso vari nosocomi nella provincia di Roma, il NAS ha rilevato irregolarità presso i bar interni di due ospedali della Capitale, per inadeguatezze e criticità strutturali, e presso un bar/punto ristoro ubicato nell’ospedale in Velletri (Roma), per mancato aggiornamento del titolo autorizzativo che consente l’attività alla ditta che ha in appalto la gestione. Sono state contestate violazioni amministrative per euro 4.000.
  • NAS Genova. Nel corso di ispezioni di bar ubicati presso ospedali di S. Bartolomeo di Sarzana (SP) e Rapallo (GE), sono state riscontrate violazioni relative alla omessa informazione alla clientela delle indicazioni relative alle sostanze che provocano allergie o intolleranze e mancata attuazione delle procedure di autocontrollo alimentare. Sono state irrogate sanzioni per complessivi 6.000 euro. Denunciati inoltre la titolare e un operatore di un bar ubicato all’interno dell’ospedale di Savona poiché ritenuti responsabili di aver detenuto, all’interno di un frigorifero congelatore, alimenti invasi da ghiaccio e brina, privi di etichette ed involucri protettivi, e sottoposti ad arbitraria procedura di congelamento.
  • NAS Napoli. Sanzionati i responsabili di due bar, ubicati all’interno di altrettante strutture ospedaliere del capoluogo partenopeo, per aver detenuto, per la successiva somministrazione, alimenti di varia natura (prodotti carnei, derivati del latte e semi-lavorati per pizza) privi di documentazione fiscale/sanitaria idonea a risalire all’azienda fornitrice. Sequestrati kg. 35 di alimenti e contestati illeciti amministrativi per 3.000 euro.
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