È l’esperienza più antica per ogni creatura umana, per ogni civiltà e sotto ogni cielo. Lo scrutare le stelle è una esperienza declinata in ogni sapere da quello delle élite scientifiche, fino alla scrittura popolare e magica. Costellazioni per discutere di astronomia, di arte, cultura, e di figure zodiacali. Il firmamento come riflesso divino dell’infinito.
Le stelle sono un universo di combinazioni filosofiche, artistiche e naturalmente magiche. Con la nuova rubrica mensile “Emozioni dal Cielo” in prima uscita esclusiva, rendiamo omaggio a tanti astronomi, scienziati, matematici ma anche a quel vasto mondo di artisti, di intellettuali, creativi e mistici. Un percorso che svolgeremo con Gianluca Masi, astrofisico, divulgatore, scienziato, ricercatore e scopritore di asteroidi e pianeti.
È responsabile scientifico del progetto Virtual Telescope, coordinatore per l’Italia di Asteroid Day e Astronomers Without Borders. È Ambasciatore del progetto “Dark Skies for All”, dell’International Astronomical Union.
A più di due mesi del solstizio d’inverno, le ore di luce sono sensibilmente aumentate, chiaro segno che la stagione fredda è, almeno astronomicamente, quasi alle nostre spalle. In effetti, il 20 marzo attraverseremo la soglia dell’equinozio di primavera e, da quel momento, il Sole trascorrerà più tempo sopra l’orizzonte che sotto, in crescendo fino all’arrivo dell’estate.
Proprio perché ci avviciniamo a tale transizione, il cielo di questo periodo permette di ammirare sia le bellezze del firmamento invernale che quelle della stagione successiva. In questo nostro primo appuntamento andremo alla scoperta delle prime, di bellezza impareggiabile.
All’inizio della sera, verso sud, sud-ovest, ci attendono le splendide stelle di Orione, il leggendario cacciatore. Sarà lui a guidarci all’esplorazione di quelle confinanti.
Ammiriamo questa figura straordinaria: nessun personaggio del cielo può competere con la sua maestosità, dovuta anche allo splendore delle sue stelle principali. Esse sono: Betelgeuse (la spalla rossastra, in alto a sinistra nella costellazione), Bellatrix (l’altra spalla, in alto a destra, di chiara luce azzurrata) e Rigel (il piede di Orione, sotto Bellatrix, anch’essa di vivida luce fredda). Quando osservate Betelgeuse, considerate che quella stella, assai evoluta, è una delle migliori candidate ad esplodere come supernova, anzi potrebbe averlo già fatto: distando da noi circa 600 anni luce, l’Evidente anche la Cintura di Orione, un asterismo tra i più noti di tutto il cielo, che ci invita a conoscere gli astri circostanti.
Seguiamo dunque l’allineamento della Cintura verso destra, salendo in direzione nord-ovest: raggiungeremo la brillante stella Aldebaran, dal caratteristico colore aranciato, l’occhio furente del Toro celeste. Questa imponente figura zodiacale ospita le celebri Pleiadi, un ammasso stellare tra i più celebri, ben noto nella cultura popolare. Con un po’ di fortuna, le Pleiadi possono essere notate ad occhio nudo anche dalla città.
Torniamo alla Cintura di Orione, seguendone stavolta l’allineamento verso sinistra, in direzione dell’orizzonte. Ad attenderci troveremo un astro fulgidissimo: si tratta di Sirio, la stella più luminosa del firmamento notturno. Essa brilla di luce bianco-azzurra, anche se probabilmente la vedremo lampeggiare e variare di colore assai rapidamente, per via della turbolenza atmosferica, evidente soprattutto sulle stelle più basse.
Orione è sovrastato dalla costellazione dell’Auriga, il Cocchiere, ben rappresentato dalla luminosa stella Capella, il cui colore non è molto diverso da quello, giallastro, del nostro Sole. A oriente, Castore e Polluce indicano la presenza di un’altra importante costellazione, quella zodiacale dei Gemelli.
È con queste stelle che vi invitiamo a familiarizzare in marzo, aggiungendo che l’unico pianeta visibile comodamente nella prima parte della sera è Marte, attualmente ospite della costellazione del Toro: potrete confrontare il suo famoso color rubino con quello di Aldebaran. Il 5 marzo sarà a pochi gradi dalle Pleiadi, mentre il 19 lo vedrete in congiunzione con una bellissima falce di Luna. Tuttavia, se vorrete mettervi alla prova, vale la pena programmare almeno una sveglia mattutina, il 5 marzo alle 6:00, quando Giove e Mercurio saranno in stretta congiunzione, molto bassi a oriente: un binocolo permetterà di riuscire nell’impresa di ammirarli, essendo Mercurio al limite di visibilità ad occhio nudo, visto che il fondo del cielo sarà ormai luminoso per l’imminente sorgere del Sole (quest’ultimo non va assolutamente osservato senza strumenti specifici).
Uno sguardo alla Luna: essa sarà all’ultimo quarto il giorno 6 marzo, nuova il 13, al primo quarto il 21 marzo e piena il 28.
Concludiamo questo primo appuntamento ricordandovi che il 20 marzo, alle ore 04:50 del mattino, avremo l’equinozio di primavera, mentre il 28 marzo, alle ore 02:00, porteremo i nostri orologi in avanti di un’ora, per il ritorno dell’ora legale.
Non resta che augurarvi buona passeggiata tra le stelle.