ROMA (ITALPRESS) – "Le aziende devono poter sapere chi si vaccina e chi no. La posizione del Garante della Privacy rischia di rivelarsi controproducente". Cosi' una lettera di Confapi, inviata ai ministri Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico), Andrea Orlando (Lavoro) e Roberto Speranza (Salute) in cui si sollevano perplessita' sul parere espresso dal Garante per la protezione dei dati personali, che non consentirebbe ai datori di lavoro di acquisire i nominativi dei vaccinati in azienda, nemmeno col consenso del dipendente o tramite il medico competente. "Una decisione che – secondo Confapi – potrebbe creare non poche difficolta' nel pieno della campagna vaccinale dal cui successo derivano le maggiori possibilita' di far ripartire con il piede giusto il nostro Paese e con esso le nostre organizzazioni produttive. Il virus ha spazzato via tante certezze e ha gia' compromesso benessere e salute, soprattutto in Italia, dove gia' si pativano difficolta' di competitivita' e sviluppo". "Confapi e tutte le altre parti sociali, lo scorso 14 Marzo, hanno mostrato senso di responsabilita', arrivando a firmare un accordo che permetteva di riaprire le attivita' produttive nella massima sicurezza possibile e che la Confederazione delle Pmi italiane e', almeno da parte sua, pronta ad aggiornare alla luce delle mutate esigenze e priorita'. Ciascuno di noi in questi tempi eccezionali ha dovuto rinunciare ad una porzione di liberta' e riservatezza in nome di un bene piu' alto che e' quello della salute di tutti. Confapi chiede quindi che ci sia un tempestivo intervento chiarificatore sulla materia che supporti le aziende in un momento complicato e allo stesso tempo decisivo e che tenga conto della necessita' di coniugare salute ed economia", conclude la lettera. (ITALPRESS). sat/com 23-Feb-21 16:10