La maggior preoccupazione di questa crisi di Governo è che scattino le clausole di salvaguardia previste per salvare i conti dello Stato; in particolare a preoccupare è l’aumento dell’aliquota IVA.
“Una Caporetto”, afferma la presidentessa di Confcommercio Chieti Marisa Tiberio, “che causerebbe il blocco dell’economia con un aumento delle tasse complessivo di 51 miliardi di euro nel biennio 2020/2021”.
Già in giugno in occasione dell’assemblea nazionale Confcommercio, alla presenza del vice Premier Di Maio, l’ammonimento del presidente nazionale Confcommercio Carlo Sangalli: “In Italia in questo momento storico, non possiamo accettare l’aumento dell’IVA per stanchezza, per mancanza di coraggio, per una sorta di inceppamento intellettuale, non ci si può arrendere per sfiducia ma bisogna progettare strategie alternative”.
Qualsiasi ipotesi di aumento dell’IVA avrebbe un impatto economico fortemente recessivo ed un impatto fiscale regressivo, poiché a farne le spese, sarebbero i livelli economici più bassi. Da qui l’appello di Confcommercio, che chiede a tutte le forze politiche, un gesto di responsabilità, per evitare questo scenario. La crisi di Governo che si è aperta in una fase di crescita zero e con la prospettiva della legge di bilancio dal percorso impervio scoraggia, inevitabilmente, sia gli investimenti, che i consumi e nessuno farà sconti; né i mercati, né le istituzioni Europee.