Il nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, conferma per ora i dazi aggiuntivi Usa che colpiscono le esportazioni agroalimentari Made in Italy, per un valore di circa mezzo miliardo di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla conferma statunitense dei dazi aggiuntivi entrati in vigore lo scorso 12 gennaio su alcuni prodotti europei, in relazione alla disputa commerciale tra Usa e Ue.
Resta salvo invece il vino tricolore mentre – sottolinea la Coldiretti – vengono confermate tariffe aggiuntive sui vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi principali concorrenti del Made in Italy, che erano stati inseriti nell’elenco dei prodotti tassati a partire dal 12 gennaio scorso. Un vantaggio competitivo per il vino italiano che è la principale voce dell’esportazioni agroalimentari nazionali in Usa, per un valore di circa 1,5 miliardi.
L’ufficio del Rappresentante commerciale degli Stati Uniti (USTR) – riferisce la Coldiretti – ha concordato con l’industria statunitense che non era necessario rivedere le tariffe esistenti sui beni europei in questo momento, astenendosi da modifiche che sarebbero state possibili durante la revisione periodica. E
proprio per favorire la ripresa delle relazioni dall’Italia con destinazione Casa Bianca, in dono al nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, è partita – rivela la Coldiretti – una forma di Grana Padano Riserva stagionata oltre 20 mesi da circa 40 chili dipinta per metà con il tricolore italiano e per l’altra metà a stelle e strisce.
“Con il nuovo presidente Usa Biden, occorre ora avviare un dialogo costruttivo e superare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati, in un momento drammatico per gli effetti della pandemia”, sottolinea il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. “Gli Stati Uniti rappresentano nell’agroalimentare Made in Italy il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari per un valore record vicino ai 5 miliardi nel 2020, in crescita del 5% secondo la proiezione Coldiretti su dati Istat”, conclude Prandini.