“Controllare gli affitti, distruggere l’economia” è il titolo del volume che inaugura la “Biblioteca della Proprietà”, una nuova collana promossa da Confedilizia e edita da Rubbettino. “Questa pubblicazione rappresenta il primo tassello di una nuova avventura, la Collana Biblioteca della proprietà, che affronterà tanti temi legati alla proprietà immobiliare”, ha detto così Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, durante la presentazione. Il volume, a cura di Sandro Scoppa, raccoglie gli scritti di diversi autori e come si legge nell’introduzione “rappresenta una riflessione a più voci sul problema del controllo degli affitti, uno strumento potente dell’interventismo statale utilizzato dal potere politico per rispondere ad asserite esigenze di giustizia sociale e a pretese politiche redistributive”.
“Con questa iniziativa non solo riprendiamo i temi della casa ma abbiamo immaginato di allargare il dibattito al concetto di proprietà in generale, cuore del pensiero liberale”, ha detto Florindo Rubbettino nel suo intervento. “L’approccio di questo libro – continua Spaziani Testa – è quello del realismo che rifugge da superficialità, demagogia e ideologia. Si parla di affitti, canoni, blocco degli sfratti, con l’intento di far comprendere come un eccessivo interventismo della politica incida in questo settore dell’economia, danneggiandola”.
“La nostra riflessione – dice Sandro Scoppa – vuole richiamare l’attenzione sul pericolo rappresentato da uno Stato eccessivamente interventista. Salvo un breve periodo di liberalizzazione infatti, non vi è mai stata in Italia una vera e propria libertà di contrattazione per quanto riguarda gli affitti”.
Per Carlo Lottieri, uno degli autori, la Collana rappresenta l’inizio di una battaglia, difficile ma importante “c’è bisogno di un’educazione di tipo economico e giuridico riguardo la proprietà. Nella nostra cultura il capitale viene ancora rifiutato, in realtà è uno strumento fondamentale per alimentare il servizio degli immobili. Questo primo volume dice molto di quello che sarà la Collana, trattando due grandi pilastri della società libera: libertà e contratto. Difenderle significa difendere la giustizia dei proprietari e degli inquilini”.
Il giornalista Nicola Porro conviene con l’idea di Lottieri secondo cui “casa e proprietà rappresentano una battaglia di civiltà in Italia”. Andrea Giuricin, autore e professore all’Università di Milano Bicocca, porta l’attenzione sui dati che “mostrano il grave problema economico che sta alla base del blocco sfratti. Nessuno è contrario ad aiutare gli inquilini in un momento di grave crisi come quello che stiamo vivendo ma non dovrebbero essere i proprietari, come categoria, a pagare per qualcosa di cui si dovrebbe occupare lo Stato. La limitazione della proprietà ha un impatto diretto non solo sul mercato degli affitti ma sulla società, causando la distruzione del patrimonio immobiliare delle famiglie italiane”. Secondo l’analisi di Roberta Adelaide Modugno, in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo, il blocco degli sfratti colpisce la parte più debole coinvolta, gli inquilini perché “ci saranno sempre meno case in affitto o in vendita e i prezzi saranno sempre più alti.
I proprietari di immobili in Italia sono persone appartenenti al ceto medio che hanno risparmiato una vita per comprare la casa con somme che sono già state tassate e poi se la vede espropriata. La proprietà – continua Modugno – dovrebbe essere intesa come un diritto umano fondamentale da tutelare contro l’invadenza di uno Stato che blocca sempre più risorse e possibilità per una ripresa economica”.
In conclusione, l’intervento di Corrado Sforza Fogliani, presidente Centro Studi Confedilizia: “Spero che la Biblioteca che inauguriamo oggi ottenga grandi risultati e possa essere utilizzata per porre un po’ di rimedio allo stato confusionale con cui si procede nei confronti della proprietà immobiliare”.