L’intervento è stato progettato dall’architetto Paola Cavallini e dall’agronomo Roberto Reggiani. È prevista una cerimonia di posa del primo albero giovedì 18 marzo, in concomitanza con la prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.
“Abbiamo scelto non di realizzare un monumento, ma di piantare alberi, perché gli alberi ci ricordano qualcosa attraverso la vita – sostiene Marco Boschini, Coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi e ideatore del progetto – Vogliamo che il bosco si riempia di cose belle, in grado di affiancare alla memoria un pezzo di futuro, per quando sarà possibile ricominciare a stare insieme, vicini, in sicurezza”.
Quegli stessi spazi saranno anche i naturali punti di riferimento per l’organizzazione di eventi e iniziative pensate per valorizzare il bosco. Tutte le iniziative pubbliche saranno pensate e organizzate per coinvolgere prioritariamente bambini e famiglie. “La scelta dell’area è caduta sul Parco della Trucca – racconta l’Assessore al Verde Marzia Marchesi -, perché é il punto più vicino al “Papa Giovanni XXIII”, che è stato il presidio sanitario più coinvolto per combattere il virus. Realizzare questo bosco rappresenta un riconoscimento anche per chi è ancora oggi in prima linea”.
Altro obiettivo è quello di individuare sul territorio una o più realtà associative che vogliano contribuire alla gestione del bosco, ciò che faciliterà una più ampia condivisione del progetto e del luogo con i cittadini del territorio.
“Un luogo abitato da alberi, – sostiene Luca Lorini, primario terapia intensiva Papa Giovanni XXIII – un luogo dove ci sarà socializzazione: è il vaccino fondamentale per l’isolamento a cui questa terribile pandemia ci ha costretti.” Per sostenere parte dei costi di realizzazione del bosco è stata attivata una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.
“Per realizzare questo progetto abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Cittadini, imprese, realtà associative. Ogni contributo consentirà di rendere possibile l’opera, che dal prossimo autunno sarà il luogo del ricordo vivo per tutti quanti hanno perso o stanno perdendo ancora oggi un proprio caro” conclude Boschini.