Sono disponibili da oggi su TimVision, i docu-film ‘Paradigma Olivetti’ e ‘Prospettiva Olivetti’, i lavori del regista Davide Maffei realizzati in collaborazione con l’Associazione Archivio Storico Olivetti (AASO) e prodotti da Serena Mignani per Air Pixel. Le due opere, presentate in anteprima al Milano Design Film Festival 2020, raccontano le radici dell’azienda di Ivrea e della sua evoluzione in un’Italia digitale. “Paradigma Olivetti” ripercorre il periodo che va dagli Anni ’60 agli Anni ’90, la cosiddetta era ‘post-Adriano’. Il punto di partenza è l’arrivo di Ettore Sottsass e l’avvio della sua colorata rivoluzione nel mondo e nell’arredo dell’ufficio, seguito dalle forme dei calcolatori portatili di Mario Bellini, dal meta progetto di corporate identity di Clino Trini Castelli per arrivare alla grafica d’avanguardia di Perry King e Santiago Miranda. Prospettiva Olivetti parte da Ivrea per raccontare la presenza della Olivetti che si annunciava con gli stabilimenti industriali e con negozi modello di avanguardia architettonica. Un ‘biglietto da visita’ che si tramutava in riconoscimento identitario per quanti vi lavoravano.
Il documentario è un lungo viaggio in compagnia di tante voci, costruito in parte con materiali d’archivio, che ci porta fisicamente anche in alcuni di quei luoghi costruiti fra gli Anni 60 e 80 e che scopriamo animati di nuova vita. La narrazione è ricca di documenti di archivi, biblioteche, istituti culturali e di interviste ai protagonisti dell’epoca: Elserino Piol, Carlo De Benedetti per le attività dell’azienda; Antonio Macchi Cassia, Michele De Lucchi e molti altri per il design; architetti come Edward Cullinan, Aimaro Isola; fotografi come Gianni Berengo Gardin e Giorgio Colombo per le architetture, oltre a molti altri impegnati a raccontare, con rinnovata passione, lo Stile Olivetti: il connubio tra forma e tecnologia. Attraverso le riprese presso gli ex stabilimenti in Italia e all’estero, è stato possibile ricostruire il peculiare approccio della Olivetti nel campo dell’architettura, del design industriale e della comunicazione.
“Adriano Olivetti ha saputo coniugare visione e capacità di rendere concreto ed accessibile quanto era chiaramente delineato nella sua mente. Due, in particolare, sono stati gli elementi centrali di tale percorso: la capacità di dominare la tecnologia mettendola al servizio dell’esigenze delle persone e una costante applicazione del senso del ‘bello’ coniugato a quello di ‘utile’. Valori questi ben raccontato nei due docu-film e ancora attuali e centrali negli obiettivi strategici dell’Azienda- dichiara Roberto Tundo, Amministratore Delegato di Olivetti. Un percorso che ha visto Olivetti passare da Fabbrica a Digital Farm del Gruppo TIM, con una lunga storia di innovazione che conferma l’importanza del marchio di Ivrea”. “Due opere che valorizzano al meglio il nostro patrimoni da cui emerge un viaggio nella storia olivettiana e nei suoi valori – ha commentato Gaetano di Tondo, Presidente Associazione Archivio Storico Olivetti – in un percorso di innovazione costante che ruota intorno alla forza del brand Olivetti. Questo progetto è coerente con la mission dell’Archivio Storico Olivetti che intende condividere nel mondo l’immensa ricchezza custodita, guardando al futuro con una visione globale, in un equilibrio tra fisico e digitale”.