Un amore molesto e truffaldino, che inizia con premure gentilezze, regali, e nuova vita meravigliosa. Poi la sorpresa di trasformarsi in un brutto risveglio. È il “Love Bombing” che per altri versi può riassumersi con l’antico monito “Quando il diavolo ti accarezza, vuole l’anima”. Uno sguardo ai dati dei raggiri.
Nella rete delle truffatori che usano le attenzioni sentimentali sono finite negli ultimi 4 anni, oltre 2000 donne italiane e anche parecchi uomini, raggirati per una media economica di 50 mila euro a testa. Cifre considerevoli che finiscono intascate da persone che per lo più fanno perdere le loro tracce per mettere a punto nuove truffe.
Il metodo del “Love Bombing”, il termine, infatti, segnala come la vittima sia assediata all’inizio da mille premure, da attenzioni affettive, da regali, azioni apparentemente positive e amorevoli che una persona o un gruppo di persone esercita su un singolo individuo per capirne la stima, l’affetto, l’amicizia, l’amore. In genere la vittima designata mostra una carenza di affetto, o è reduce da una delusione, da un lutto, da circostanze avverse. Lo scopo del truffatore è manipolare la sua vittima sentimentale allo scopo di plagiarla e avere di conseguenza una forte influenza su di lei. Il problema che la vittima si senta dapprima coinvolta emotivamente, addirittura protetta e considerata, disposta a seguire le richieste che le vengono fatte. Si crede, erroneamente, che siano solo le donne a cadere in questa trappola amorosa o affettiva, invece, sono molti anche gli uomini che nel desiderio di ottenere una attenzione sentimentale finiscono per ritrovarsi truffati.
Lo scenario in cui anche in Italia il “Love Bombing” ha preso piede con effetti pesanti sulle malcapitate vittime, è quello delle solitudini contemporanee, di chi si sottomette acriticamente alle logiche dei social media, anche quando queste seguono un labirinto di anonimato e di richieste fiori luogo. C’è chi ha calcolato il moltiplicarsi di pericolosi espedienti che si abbattano sui malcapitati creduloni. C’è, ad esempio, lo sparire repentinamente dell’interlocutore che fa sorgere uno stato di disagio e ansia a chi aveva creduto di avere una amicizia o un affetto stabile. Si tratta del “ghosting”, un metodo che sta ora passando di moda, per lasciare il passo agli appuntamenti con molte altre incognite, si tratta del “curving”, e “orbiting”. Se nel “ghosting” si viene scaricati improvvisamente, senza spiegazioni né preavviso, nell’orbiting, l’ex non dà cenni ma risposte solo sui social, senza più scambiate una telefonata o cercare un appuntamento.
Poi c’è il “breadcrumbing”, dove si viene costantemente illusi con briciole e segnali promettenti, ma senza che si giunga ad un coinvolgimento di amicizia, sentimentale o affettivo.
Sono tutte esperienze spiacevoli e subdole perché poi dopo la delusione rispunta una sofferta solitudine. Tra i diversi gradi di pericolo il “Love Bombing” ha la priorità perché l’illusione di una nuova vita semplicemente meravigliosa che finisce in un incubo. La vittima non solo è lasciata in balia di mille dubbi ma soprattutto ci avrà rimesso i soldi, parecchi soldi. In alcuni casi, balzati alle cronache nazionali, le vittime hanno pagato si loro anonimi interlocutori cifre enormi, come le 400 mila euro di un uomo innamorato di una voce, di una donna mai vista di persona, a cui aveva comprato un anello di valore per il fidanzamento.
Era tutto fissato per il conoscersi, per fare una vacanza e progettare poi un salto più impegnativo con il vivere insieme. Si può sorridere, amaramente, si può dire che la vittima era troppo ingenua, eppure, chiunque può cadere in una trappola emotiva. Non importata quanto istruiti o affermati sul piano economico e sociale. Lo ricordano anche le frequenti notizie di dive e soubrette raggirate e truffate. Di uomini d’affari e anche politici. La propensione di tutti, quando si è in difficoltà emotive, è di allontanare la percezione del pericolo. Così in fondo tutti possiamo cadere nei tranelli dei sentimenti.