COVID-19, vestito da Babbo Natale, se la ride sotto i baffi ormai da quasi un anno, venuto clandestinamente da lontano, sotto mentite spoglie, gabbando tutti.
Ride su come in Italia si affrontano i problemi seri e di come si complicano quelli futili, esasperati a tavolino, ad arte per deridere la politica del proprio avversario o di condizionarne, a propria immagine e somiglianza, persino quella del governo che si sostiene e nel quale funge da ago della bilancia, minacciandolo, a giorni alterni, di revocargli la fiducia.
Una politica dal profilo discutibile perché si allontana dall’obiettivo di perseguire l’interesse comune, come servizio, come missione, ma simile ad un lavoro di tipo speculativo, a volte contornato da elementi che rasentano la slealtà, la scorrettezza, come per tessere ragnatele e predisporre trappole.
Si arriva al colmo quando si afferma che “…dal punto di vista tattico ho fatto un capolavoro, li ho messo tutti con le spalle al muro”.
Questa frase fa accapponare la pelle anche a chi è dotato di mediocre intelligenza, ma fa bollire il sangue nelle vene a chi si sente patriota, a chi batte il cuore per il bene comune e non farebbe del male neanche al più acerrimo nemico.
La senatrice Emma Bonino, nei giorni scorsi – durante il suo intervento in aula per votare la fiducia al Governo – arriva a pronunciare, tra l’altro, parole molto forti, nel suo intervento al Senato: “votare la fiducia ha un significato politico e istituzionale ben diverso, di natura ben diversa e non sto parlando d’altro, cari colleghi, sto parlando del funzionamento delle nostre istituzioni al di là degli schiamazzi di particolare volgarità e di particolare aggressività rispetto al tema e al luogo in cui abbiamo passato anche oggi. Non ho capito chi si dovesse vergognare ma voi prendete questo Senato come lo stadio, lo prendete per il bar…” …“votare la fiducia vorrebbe dire, signori del Governo …“Non è una questione di Covid, vi prego; nel 2018, cari colleghi della Lega, la legge di bilancio nel governo Conte1 venne approvata con la fiducia …e così verrà approvata la prossima legge di bilancio, …questo non è uno stadio e non è un bar, ma questa è la Camera alta del nostro Paese …”
Anche sull’altro fronte politico lo stile, la forma, la sostanza non sono affatto dissimili.
Si cambia, periodicamente, tattica e la nuova tattica sbaraglia chi non ha capito che oggi la tattica è tutta politica, come lo è il compitino che l’ex boy scout, attuale senatore, ha assegnato al Presidente del Consiglio, tramite Facebook, come si dirà appresso.
Ma il compitino dell’ex sindaco di Firenze, già presidente della provincia di Arezzo, nonché abile scalatore del Nazzareno dal quale ruolo, in un momento di distrazione, ad “Enrico stai sereno” si fece consegnare il tradizionale campanello che poi ha tenuto stretto fino al fatidico 4 dicembre 2016, glielo porta anche di persona quando lo incontra insieme ai suoi tre Angeli custode.
Da Senatore della Repubblica esercita i pieni poteri di cui all’articolo 49 della Costituzione, ai Regolamenti di Camera e Senato ed alla legge elettorale, compreso il potere di assegnare il compitino all’attuale Presidente del Consiglio, le cui risposte non riceverà mai essendo domande farcite da venature capziose e carenti di quel formalismo previsto delle tradizioni del rapporto tra Parlamentari, Presidente del Consiglio e Ministri.
L’agenda politica di Covid-19 è piena di impegni; il governo Conte2 sta affrontando problematiche nuove ed anche non dipendenti dalla volontà dell’uomo, ma le ambizioni delle singole forze di Governo, dei parlamentari tutti, non solo delle opposizioni, sono elevate: vogliono essere pressantemente presenti sulla scena politica perché in questa legislatura vi sono eventi esclusivi, tra i quali alcuni irripetibili: epidemia, 209 miliardi di fondi comunitari, riduzione di 345 parlamentari, legge elettorale, semestre bianco alle porte (agosto 2021) per l’elezione del Presidente della Repubblica (gennaio 2022) ed elezioni politiche marzo 2023.
Nel frattempo, Matteo, con alcuni percorsi curricolari simili all’altro Matteo, quasi suo coetaneo, pure lui ex boy scout, pure lui amante dei programmi televisivi, pure lui giovane prodigio della politica, pure lui Senatore della Repubblica, il 17 ultimo scorso ha assegnato al Presidente del Consiglio un compitino che neanche un abile prestigiatore riuscirà a risolvere nei tempi, nei modi e con gli strumenti attuali, senza indebitarsi fino al collo, ipotecando pure le mutande di future generazioni.
Chi legge attentamente la lunga traccia, tipo questionario, capisce subito che lo si vuole mettere in difficoltà con tutto il Governo e lo vuole fare alla luce del sole, con trasparenza e platealità.
Il pomo della discordia sta nella gestione dei 209 miliardi di recovery fund da impedire di affidare a qualsiasi task force perché mortificherebbe i ruoli dei ministri competenti, pur nella necessità di fare presto. ”Perché questi duecento miliardi di € sono l’ultima chance che abbiamo. Come nota acutamente Mario Draghi: “Il problema è peggiore di quello che appare e le autorità devono agire urgentemente”.
E così inizia nella sua lunga lettera:
Caro Presidente,…
“Noi, Presidente, vogliamo dare una mano sui contenuti. Perché in discussione sono le idee, non gli incarichi di governo. Teresa, Elena, Ivan – che hanno lavorato bene su agricoltura, famiglie e politiche di genere, export – sono pronti a dimettersi domani, se serve. Noi infatti con concepiamo la politica come occupazione di posti. Non tiriamo a campare, vogliamo cambiare. Non ci basta uno strapuntino, vogliamo la politica.”
Sembra un’esortazione tra il patetico e la smodata indifferenza ad ambizioni di mantenere o rafforzare posizioni di Governo, pur consapevole del determinante ruolo nel mantenerlo in vita. Basti ricordare che il Governo Conte2 ha avuto giuridica esistenza con la fiducia di Camera e Senato dal 10 settembre e Lui da’ vita ad un nuovo partito, Italia Viva, mediante uno spin-off, in data 18 settembre, confermando e garantendo, comunque, il sostegno al governo e rafforzando, contestualmente, le fila di deputati e senatori mediante transfughi di altri partiti, determinando sempre di più l’ago della bilancia di sostegno al Governo. La posizione contrattuale attraverso i suoi Ministri e la politica battagliera in tutte le lingue in ogni dove, ne sono l’evidenza, persino mentre il Presidente del Consiglio era a Bruxelles, con una intervista, dichiarandosi pronto a fare cadere il Governo se il Presidente del Consiglio non avesse accolto le sue proposte che, in attesa di esprimerle verbalmente nel prossimo incontro, glieli anticipa con una lettera incollata su Facebook in data 17 dicembre u.s..
I punti trattati sono numerosi, più di un programma elettorale per un governo ombra. Ma in esso sono contenuti anche numerose critiche, linee guida e suggerimenti particolari, finalizzate all’impiego delle risorse comunitarie (Mes, recovery fund, defiscalizzazioni, etc.), tra cui:
a) situazione sanitaria da Covid-19;
b) conflittualità tra Stato e Regioni con conseguente necessità di rivendere le competenze di cui al titolo V della Costituzione, per i manifestanti “ limiti più evidenti proprio per questa pandemia”;
c) la necessità di creare sviluppo e cooperazione in Africa con riferimento ai decreti sicurezza, creatura del Governo Conte1;
d) investimento sulla sostenibilità ambientale; “la grande sfida dell’idrogeno, la piantumazione di nuovi alberi, la lotta al dissesto idrogeologico, le nuove tecnologie a servizio della sostenibilità: su questo ci trovi appassionati e pronti alla discussione”;
e) il richiamo al documento Colao ed a quelli della società civile, rivolti in forma interrogativa ed esortativa:
“Hai letto i tanti contenuti ottimi che la società civile ti sta mandando, a cominciare da M&M che riunisce un bel gruppo di professionisti che conoscono lo Stato e che Ti allego per comodità? Ci sono progetti che avrebbero bisogno di prendere tutti i 128 miliardi dei prestiti. Il Tuo Governo, il Mes, ha deciso di utilizzare solo 40 miliardi per nuovi progetti: sicuro che questo sia la scelta giusta? Noi pensiamo che se ci sono buone idee, questo è il momento per finanziarle. Si fa debito? Certo. Ma l’unico modo di combattere il debito è la crescita, non i sussidi.” La frecciatina va al reddito di cittadinanza ed ai decreti ristori a pioggia.
f) lo sblocco cantieri per le opere da realizzare, tra cui tratto metro B1 e C di Roma, la metro 5 di Milano, e tratti stradali di grande percorrenza Venezia Trieste, S.S.106 ed alta velocità Salerno Palermo, porti, aeroporti, scuole, ospedali, fibra, e carceri. “Non è un caso se il più brillante politico della nuova generazione americana, Pete Buttigieg, sia stato indicato ieri (16.12) come Segretario ai Trasporti.
g) il richiamo a disfunzioni ulteriori quale : “Nel mese di agosto un tuo Ministro, Patuanelli, ha chiesto al professor Cingolani di contribuire con un documento …( intelligenza artificiale, cyber security ) ricco di spunti di grande interesse e pronto a divenire progetto finanziabile a Bruxelles. È chiaro che su questi temi occorrono i professionisti veri”.
h) “Permettimi di dire che i sindaci vanno sfidati su progetti di trasformazione urbana come abbiamo fatto con il piano periferie. Se dai i soldi, finiscono nella spesa corrente. Metti i soldi a disposizione dei comuni che hanno i progetti pronti e la musica cambia. Mettiamo a disposizione dei sindaci un fondo lasciando alle città la responsabilità di spenderli per investimenti: dalla Roma del Giubileo 2025 fino al piccolo comune di montagna, i nostri primi cittadini devono essere sostenuti su progetti di sviluppo reali”.
Il sostenitore del governo Conte2, attraverso il suo partito Italia Viva, ago della bilancia, fornisce al suo alunno una serie di fonti da cui attingere ogni indicazione, pareri ed indirizzi dei modus operandi, con esempi specifici, tra i quali lo stesso suo modello di ex sindaco amministratore, nonché l’attuale presidente della regione Lazio e segretario del partito, oltre al suo periodo di Presidente del Consiglio con le sue numerose iniziative attuate tra il 2014/2017, con l’apporto, tra l’altro, di Guidi e Calenda per Industria 4.0.
“…a solo scopo di riaffermare la verità ti allego lo studio del prof. Fortis (dal 2014 al 2016 suo consigliere economico), periodo 2014-2017. Amicus Plato, sed magis amica veritas.”
È una locuzione latina del libro X della Repubblica, Platone in merito alla condanna dell’arte imitativa, riferendosi ad Omero ed alla poesia, afferma: “Eppur un certo affetto e rispetto che ho sin da bambino per Omero mi trattiene dal parlarne”.
In sintesi, si dichiara, per il desiderio di vedere l’Italia che “torni a correre” di dare il suo valido contributo perché solo l’ Italia Viva potrà salvaguardare il suo popolo da ogni attacco epidemico, da concorrenze sleali, da crisi economiche, sociali e culturali.
Avverte, infine, il Presidente di non accentrare più compiti in una sola persona, “per evitare i pieni poteri”, avendogli dato il consenso a formare il governo per non dare i pieni poteri a S……i ed anche perché “L’intelligence appartiene a tutti…”
Caro Presidente del Consiglio, ho tanta invidia di te; mi manca il potere che avevo conquistato con un “Enrico stai sereno” e che stavo rafforzando col referendum, non riuscito, del 4 dicembre del 2016. Però, in fondo, mi è andata ancora meglio; sostituire il Senato della Repubblica col Senato regionale ed uno stipendio al lumicino, come quello dei sindaci delle città metropolitane, sarebbe stato un grave errore di gioventù ed anche di prestigio, essendo ora a sedere tra i banchi del Senato della Repubblica, nonché capo partito, ago della bilancia.
Ti raccomando, pertanto a non fare i miei stessi errori; preparati bene per i compiti dei due appuntamenti , “…la Presidenza di turno del G20, altissimo onore cui sei chiamato” e come guidare il processo di COP26 che Biden prossimo presidente americano (mio vecchio amico), ha affidato a Kerry.
Caro Presidente stai sereno…