domenica, 17 Novembre, 2024
Economia

Digitalizzazione, economia circolare e transizione energetica, la ricetta di Jacopo Mele contro la crisi sanitaria ed economica

Tra i più giovani influencer politici europei, oggi, alla presentazione del nuovo intergruppo, ha parlato di una grande chance per la politica verso scelte condivise e durature in campo ambientale e sviluppo sostenibile

Jacopo Mele, classe ’93, uno dei giovani di punta tra i sostenitori del nuovo intergruppo parlamentare, a soli 27 anni è già presidente di una Fondazione, la Homo Ex Machina, coordinatore di Opera 2030, la piattaforma delle buone pratiche nel campo dell’attivismo civico, e uno degli under 30 più influenti nella politica europea secondo l’ultima classifica di Forbes. Nel suo intervento di oggi mostra di avere le idee chiare sulle priorità che una nuova iniziativa politica interpartitica deve avere per la salvaguardia della specie umana.

Jacopo, tu eri presente a Saint Vincent, che cosa ha rappresentato quell’esperienza per un giovane così impegnato sui temi dell’ambiente e dell’azione civica come te?
Per me Saint Vincent è stato cogliere l’invito del Papa a riflettere urgentemente sugli equilibri tra sviluppo e ambiente e tutte le emergenze che ne derivano. È stato molto impressionante vedere lavorare fianco a fianco attivisti ecologisti e politici di diversi schieramenti. Non pensavo potesse essere possibile.

Dalle parole ai fatti di oggi, la nascita di un nuovo gruppo parlamentare interpartitico, come lo vedi?
Secondo me è l’unica strada per poter affrontare gli attuali rischi davanti ai quali l’emergenza ci pone (sanità, economia e ambiente), cogliendo al meglio le attuali opportunità derivanti dalla digitalizzazione, dall’economia circolare e dalla transizione energetica, per superare i rischi senza regredire, rischiando magari l’estinzione dell’uomo.

Perché è così importante parlare di ambiente e sostenibilità?
Per la nostra stessa sopravvivenza. Oggi parlare di ambiente significa puntare ad una governance comune delle scelte sostenibili e durevoli a garanzia della specie umana. Siamo, per esempio, chiamati a rispondere ai tanti dilemmi etici posti dall’intelligenza artificiale e solo un soggetto interpolitico può garantire una morale condivisa alla base di queste scelte. Oggi come oggi dall’ambiente ci possono venire infinite opportunità che non possiamo e non dobbiamo non cogliere per garantire sia lo sviluppo sia il benessere ma bisogna adottare politiche le politiche giuste e durature.

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