domenica, 15 Dicembre, 2024
Cultura

ValdarnoCinema Film Festival

Le origini storiche del Concorso Nazionale del ValdarnoCinema Film Festival risalgono al 1949, uno dei concorsi cinematografici più antichi in Italia. Una tradizione radicata nel territorio di San Giovanni Valdarno che si è mantenuta nel tempo grazie alla partecipazione di tutta la comunità. Oggi, per il 71° Concorso Nazionale e la 38a edizione del Festival, ValdarnoCinema approda sulla piattaforma virtuale di MYmovies dal 26 al 28 novembre e in maniera gratuita, piattaforma dove i film resteranno visibili al pubblico per una settimana, questo il link https://www.mymovies.it,  le modalità di accesso saranno indicate anche sul sito del festival nei prossimi giorni www.valdarnocinemafilmfestival.it.

La volontà del Comune di San Giovanni Valdarno e del Comitato organizzatore del Festival è stata fin da subito determinata a non rinunciare anche quest’anno ad una manifestazione che ha una lunga storia e una sua identità specifica e che rappresenta una vetrina prestigiosa per il cinema indipendente. In un momento così difficile per il cinema tutti potranno visionare i film in concorso, 42 in tutto tra fiction, documentari, animazione e sperimentale, allargando la platea alla dimensione illimitata resa possibile dalla tecnologia.

Un alto livello qualitativo e una particolare attenzione alle problematiche sociali caratterizzano i lungometraggi e cortometraggi, prodotti nel 2019-2020 da autori indipendenti, che sono stati selezionati dal nuovo direttore artistico, Roberto Chiesi, critico cinematografico e responsabile del Centro Studi – Archivio Pasolini della Cineteca di Bologna, mentre la giuria del Festival quest’anno è formata dai registi  Isabella Sandri e Giuseppe M. Gaudino e dal critico cinematografico Adriano Piccardi.

Tra gli speciali, all’interno del programma del Festival, giovedì 26  alle ore 21.15 sulla piattaforma MYmovies  sarà trasmesso un incontro sulla Gaundri Film, società di produzione cinematografica indipendente che si è sempre contraddistinta per il valore artistico e l’impegno sociale dei suoi film, con Giuseppe M. Gaudino e Isabella Sandri, al quale  seguirà la  proiezione di  “Giro di lune tra terra e mare” (Italia/1997, 101′) di Giuseppe M. Gaudino.

Il Premio Marzocco alla carriera quest’anno andrà a Paolo Benvenuti, un grande autore del cinema italiano i cui film si sono sempre ispirati al rigore e all’intransigenza nell’interrogare le dinamiche più complesse e oscure del passato, un omaggio al regista toscano anche nella scelta  dell’immagine guida del Festival che è stata tratta dal film  “Puccini e la fanciulla”. L’appuntamento per assistere alla premiazione è per venerdì 27 alle  ore 21.15 a cui farà seguito un incontro con l’autore e la proiezione di “Puccini e la fanciulla” (Italia/2008, 84′) preceduto da “Un giorno con Puccini” (8′), cortometraggio datato 1915 su Giacomo Puccini, ritrovato dal regista, che ha fornito l’ispirazione per la realizzazione della  pellicola.

Tra le iniziative legate al cinema la 13°/14° edizione del Premio Marco Melani promosso dal Comune di San Giovanni Valdarno e Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea “in memoria” di Marco Melani  (San Giovanni Valdarno, 12 aprile 1948 – Roma, 13 aprile 1996).  Un Premio, finanziato dalla Direzione Generale Cinema e audiovisivo del MiBACT, con il quale la città di San Giovanni Valdarno vuole ricordare una persona di grande spessore intellettuale che ha svolto la sua opera nell’ambito del cinema  e della televisione italiana.  Quest’anno il Premio, in programma l’11 e il 12 dicembre e fruibile su Mymovies e su altre piattaforme digitali,  sarà consegnato al regista  Jean-Marie Straub.

Evento collaterale del Premio Marco Melani l’esposizione allestita a Casa Masaccio – Centro per l’arte contemporanea dei due registi francesi “Jean-Marie Straub e Danièle Huillet: i film e i loro siti”, promossa nell’ambito di Toscanaincontemporanea2020. La mostra sarà inaugurata il 29 novembre  e visibile fino al 31 gennaio sulla piattaforma My.Matterport, fruibile sui canali social e attraverso  le newsletter aumentate  del museo, con una conversazione in streaming tra i curatori Jean-Louis Raymond e Rita Selvaggio. L’esposizione dei due registi francesi è stata realizzata grazie a: Association des films et leurs sites, Cinémathèque française, Cinémathèque de Grenoble, Miguel Abreu e Katherine Pickard ( Miguel Abreu Gallery), Dominique Païni, Jean-Marie Straub, Barbara Ulrich, Servane Zanotti.

“La decisione di non rinunciare a questa nuova edizione del Valdarno Cinema Film Festival è nata dal convincimento che la cultura deve continuare e andare avanti, perché consente la crescita interiore delle persone e può costituire anche un àncora in un periodo buio – dichiarano il Sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi e l’Assessore alla Cultura, Fabio Franchi –  In oltre trent’anni il Festival ha promosso il cinema nel nostro territorio e non solo, consentendo di ospitare nomi importanti della cinematografia italiana e straniera. L’edizione di quest’anno dedicata “ai fenomeni sociali e alle problematiche individuali e collettive”, alla “marginalità sociale, culturale ed anagrafica (le problematiche della terza età)” conferma la vocazione del Festival di San Giovanni Valdarno sia alla promozione di una cultura cinematografica che a una lettura interpretativa che rifugge da facili, superficiali e rassicuranti narrazioni. Ringrazio il nuovo Direttore Artistico, Roberto Chiesi, e il Comitato organizzativo che nonostante le difficoltà dell’attualità non si sono sottratti alla sfida di rendere possibile e accessibile nella maniera più ampia possibile questa edizione del Festival: un’istituzione culturale per la città di San Giovanni Valdarno, capace di incidere sul tessuto sociale, leggere i cambiamenti e costituire un elemento di crescita per una comunità, in valori e civiltà”.

Un dato positivo che emerge dalla selezione dei corto e lungometraggi in concorso alla 38a edizione del ValdarnoCinema Film Festival – ha affermato il Direttore artistico Roberto Chiesiè l’attenzione di alcuni autori ai fenomeni sociali e alle problematiche individuali e collettive, un’attenzione che si traduce in esiti narrativi interessanti e variegati e che sembra esprimere la volontà di contrapporsi, o comunque di non lasciarsi omologare, al conformismo audiovisivo. La marginalità sociale e quella anagrafica (le problematiche della terza età) sono al centro di alcune delle opere più significative ma è anche da sottolineare la diversità dei registri narrativi adottati dagli autori: oltre al genere intimistico e al documentaristico – i più ricorrenti, per ovvie ragioni di budget produttivi – troviamo infatti il grottesco, il satirico, la rievocazione storica, l’adattamento letterario e teatrale e addirittura il western

Quando, all’inizio di gennaio ho accettato il ruolo di presidente del comitato organizzatore del ValdarnoCinema Film Festival, – ha affermato Luigi Nepi –  certo non avrei mai creduto che si stava prospettando un’annata così complessa per ognuno di noi. In tutto questo, come comitato, ci è sembrato forse ancor più necessario che una manifestazione come la nostra, con una storia quasi quarantennale e un forte radicamento sul territorio, facesse sentire anche quest’anno la sua presenza e la sua vitalità. Il rapido evolversi della situazione in queste ultime settimane ci ha costretti più volte a ridefinire e riprogrammare le modalità con cui realizzare questa 38a edizione e, alla fine, ci siamo visti costretti a dirottare tutti i film e gli eventi sulla piattaforma online di MyMovies che ospiterà interamente il festival. Per noi si tratta di una grande opportunità di diffusione dei nostri contenuti mirata a raggiungere tutti quegli esperti e quegli appassionati di cinema che difficilmente avrebbero potuto assistere al tradizionale festival in presenza. Un’edizione che ci proietta decisamente nel futuro di questo tipo di manifestazioni e che non dimentica la sua missione di diffusione e promozione dell’arte cinematografica, tanto che l’accesso a tutti i film del programma (che rimarranno disponibili online per una settimana) continuerà a essere gratuito come è sempre stato nella nostra tradizione, cosa che ci sembra essere la nostra migliore risposta a questa grande crisi in cui siamo inaspettatamente precipitati.”

Un sentimento di riconoscenza va al suo fondatore Marino Borgogni un campione dell’Associazionismo di cultura cinematografica e a tutti i volontari che hanno ereditato questa eccellenza” ha sottolineato Angelo Tantaro vicepresidente vicario del Festival.

(Lo_Speciale)

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