La Macroregione Mediterranea, come indica la parola stessa, riguarda un’estesa area composta da più nazioni che si affacciano o transitano sul Mediterraneo. La telecomunicazione (dal greco tele, lontano) è l’attività di trasmissione a lunga distanza di segnali, parole e immagini sotto forma di messaggi tra due o più soggetti. Le telecomunicazioni si dividono in 2 parti: tecnologie dell’informazione e della comunicazione attraverso mezzi (TELEFONO, RADIO, TELEVISIONE) che portano la comunicazione a destinazione. È importante che si sia una connessione infrastrutturale tra tutte le nazioni che sono all’interno della Macroregione Mediterranea con innovazione della digitalizzazione, che rappresenta un pilastro del futuro della così vasta area.
Determinante, inoltre, è l’influsso delle moderne telecomunicazioni e in generale dell’ICT nella nascita e nello sviluppo della cosiddetta new economy e ancor più in generale sull’evoluzione tecnologica e socio-economica della società moderna con l’avvento di tre grandi rivoluzioni tecnologiche degli anni successivi al 2000: telefonia cellulare, internet, e GPS. Queste tecnologie all’interno di ciascun Stato della Macroregione Mediterranea permettono e permetteranno lo sviluppo socio-economico e la forza economico-politica a livello internazionale fino a richiedere il ricorso a forme specifiche di sicurezza e controllo dei dati.
Tanti sono i mezzi di comunicazione per creare una unica rete nella Macroregione Mediterranea per il trasporto di dati, immagini, fonia: il 5G, la fibra ottica e ancora i ponti radio a 17 Ghz o 5 Ghz meglio licenziati per tutti i paesi, affinché si crei presto una rete unica.
In questi giorni tanto si parla di smart working e tante sono le piattaforme che si stanno usando per permettere ai dipendenti di poter lavorare da casa. La stessa metodologia si va a sviluppare all’interno della Macroregione Mediterranea con una nuova infrastruttura 3.0 con connessione a 1 gigabit.
Ultimamente si parla di 5G (quinta generazione) che rappresenta l’insieme di tecnologie mobili e cellulari che supera il 4G. La distribuzione globale è iniziata lo scorso anno e con lo scopo di:
- ottimizzazione delle risorse di rete mediante sottoreti virtuali;
- virtualizzazione dei dispositivi di rete;
- la capacità di gestire una maggiore quantità di dispositivi per unità di superficie (circa 1.000.000 di dispositivi per km²);
Le velocità delle reti 5G spaziano da circa 50 Mbit/s fino a oltre 1 Gbit/s. Proprio per questo tutte queste nuove tecnologie (5G, fibra ottica, radio link, ripetitori gsm/gps) possono essere usate tutte insieme all’interno di un’area vasta come la Macroregione Mediterranea. Esse creeranno collegamenti radio o virtuali affinché è come se fosse, ad esempio, che la Campania sia ad un passo da una nazione del nord Africa. Questi collegamenti rapidi porteranno presto a una simultaneità dei controlli portuali, degli ingressi/uscite da o verso un altro paese, ai processi migratori, a documenti doganali, a videoconferenze pulite e senza interferenze, a scambio di documenti immediati, alla creazione di unico server dove ogni paese potrà aprire la stessa documentazione in tempo reale come se ci fosse un faldone sulla nostra scrivania. Quindi trovando accordi comuni le telecomunicazioni e le digitalizzazioni possono portare utili benefici ai paesi dell’operante Macroregione Mediterranea.