“Le politiche industriali del Paese in questi ultimi anni le stanno facendo le multinazionali e si è vista la fragilità che questo comporta”. Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil, non abbassa la guardia e lancia un ammonimento a Federmeccanica e Confindustria, a non sottovalutare la risposta del suo sindacato, la Federazione italiana operai metalmeccanici, Fiom-Cgil, che per molti industriali è sinonimo lunghe e dure battaglie sindacali. Francesca Re David parte proprio dalla considerazione positiva dello sciopero riuscito proposto dai sindacati di categoria, che sulla vertenza per il rinnovo dei contratti, aumento dei salari, e maggiori tutele della salute, sono tutti uniti nel rivendicare diritti e aumenti a Federmeccanica.
“I lavoratori e le lavoratrici hanno aderito in massa allo sciopero generale”, sottolinea la segreteria nazionale della Fiom, “È importante che i metalmeccanici contribuiscano con questa mobilitazione al rinnovo del loro contratto nazionale di lavoro. Abbiamo voluto dare un segnale forte con la pluralità di iniziative che si stanno continuando a fare su tutto il territorio nazionale.
Riconoscere gli aumenti salariali per i metalmeccanici, considerati essenziali per il Paese durante la pandemia, è un diritto imprescindibile”. La segretaria della Fiom rivendica l’impegno dei lavoratori di un settore che è strategico per l’economia nazionale per posti di lavoro, innovazione, crescita del Pil ed export.
“I metalmeccanici sono essenziali per l’economia del nostro Paese”, sottolinea ancora Francesca Re David, e aggiunge polemica, “è surreale che non si riconoscano il salario, la formazione, la redistribuzione dell’orario di lavoro, e una normativa che tuteli i lavoratori degli appalti”. Inoltre per la Fiom le multinazionali hanno assunto un ruolo prioritario nel panorama economico e produttivo nazionale imponendo però le loro regole. Una situazione che secondo la Fiom il Governo non può continuare ad ignorare.
“Le politiche industriali del Paese in questi ultimi anni le stanno facendo le multinazionali e si è vista la fragilità che questo comporta. Il governo non può rimanere indifferente”, sollecita critica la segretaria nazionale della Federazione Italia operai metalmeccanici, “Noi chiediamo un aumento del salario perché altrimenti il mercato non riparte, dobbiamo combattere le disuguaglianze che la pandemia ha mostrato in tutta la sua potenza. Scioperiamo per il salario, per l’occupazione, per redistribuire il lavoro e contro la precarietà, per la salute e la sicurezza dei metalmeccanici e di tutto il Paese”.
“Noi oggi lanciamo un SOS per il contratto: salario, occupazione, salute e sicurezza sono le nostre parole d’ordine. Ci aspettiamo”, conclude Francesca Re David, “che Federmeccanica cambi posizione e riapra le trattative. Riprendiamoci il contratto dei metalmeccanici”.