Un budget adeguato a sostegno degli agricoltori per fare fronte alle nuove sfide ambientali e climatiche e non dipendere dall’estero per cibo e bevande. È la richiesta della Coldiretti all’Europarlamento in riferimento all’accordo su un approccio comune raggiunto dai ministri dell’Agricoltura della UE sulla nuova politica agricola comune (Pac) discussa a Bruxelles. Si tratta per la Confederazione di un patto con i suoi effetti economici, non solo necessario ma anche lungimirante in quanto “l’agricoltura riveste sempre più un ruolo di primaria importanza per le popolazioni”, ricorda la Coldiretti, “come settore strategico di sviluppo, e di conquiste scientifiche, sociali e anche per l’Italia di livelli di salvaguardia di prodotti di qualità e sicurezza”. In gioco non ci sono solo accordi e burocrazia ma per la Coldiretti bisogna mettere in campo strategie nuove per le crescenti difficoltà del settore.
“Occorre salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui, con l’emergenza Covid19”, sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento all’accordo, “il cibo ha dimostrato tutta la sua strategicità per difendere l’Europa dalle turbolenze provocate dalla pandemia che ha scatenato corse agli accaparramenti e guerre commerciali con tensioni e nuove povertà”.
L’Italia però secondo Prandini deve avere un ruolo primario nella definizione e ripartizione del budget, perché l’agricoltura nazionale ha fatto enormi passi in avanti per qualità, controlli, sicurezza e rispetto delle norme green.
“Un obiettivo”, raggiunto dai ministri dell’Agricoltura della UE sulla nuova politica agricola comune (Pac) discussa dall’Europarlamento, secondo Prandini,”che può essere raggiunto solo garantendo un budget adeguato a sostegno degli agricoltori per fare fronte alle nuove sfide ambientali e climatiche e non dipendere dall’estero per cibo e bevande che sono diventanti un elemento strategico per la ripresa economica dell’Ue”, osserva ancora il presidente della Coldiretti, nel sottolineare che “serve una Pac forte, semplice ed efficace e con risorse adeguate per garantire la competitività delle imprese e consentire di svolgere un ruolo essenziale nel presidio territoriale, nel contrasto alla crisi climatica e contro il dissesto idrogeologico”. Il tema posto da Coldiretti non è marginale per l’agricoltura italiana che in questi anni ha subito riduzioni di budget, oggi la Confederazione sottolinea che bisogna invertire la rotta.
“Nell’ambito del dibattito ancora aperto sul Quadro Finanziario Pluriennale è pertanto necessario superare lo storico squilibrio nei fondi europei assegnati all’agricoltura italiana che si colloca al primo posto della classifica europea per valore aggiunto ma è la meno sostenuta tra quelle dei principali Paesi europei dove in vetta alla classifica ci sono al primo posto la Francia, seguita da Germania e Spagna”, osserva il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini che sottolinea come sia, “necessario tenere conto delle differenze dei costi di produzione all’interno dell’Unione Europea per garantire la competitività delle imprese”.
“Oggi l’agricoltura”, fa presente la Coldiretti, “è anche la più green d’Europa, con 305 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio, e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari”.