G.: Onorevole cosa ne pensa de La Discussione come quotidiano on line e in cartaceo?
M.G. : Sono un giornalista quindi ricordo La Discussione in epoche gloriose, ho seguito tutto il dibattito
politico dell’Onorevole Rotondi e dell’Onorevole Catone che hanno animato con edizioni le epopee più recenti. Mi fa piacere che questo giornale nell’edizione on line e cartacea ritrovi presenza, perché le idee espresse, le frasi, i pensieri scritti, anche se oggi il sistema della rete agevola una circolazione più rapida sono sempre uno stimolo alla riflessione. Oggi la politica va molto per slogan, per frasi, per tweet, c’è bisogno invece di qualche momento di approfondimento, una testata che si rilancia è sempre un evento importante. Gli auguro di avere dei lettori e di riuscire a suscitare attenzione e riflessione.
G.: Cosa ne pensa del messaggio del Premier Giuseppe Conte a La Discussione e al mondo centrista?
M.G.: Con tutto il rispetto credo che Conte non abbia un consenso tutto suo, è persona sicuramente garbata essendo un avvocato e un professore, è molto più preparato del mondo grillino che lo ha dovuto pregare di assumere questo incarico, però, devo essere sincero, non credo che abbia un consenso suo e quindi che possa, come qualcuno dice, un domani assumere un ruolo politico. Ricordo che anche Monti o Dini che erano stati presidenti del Consiglio furono tentati dal formare dei partiti che poi in un breve volgere si sono dissolti. Quindi io credo che l’anima moderata italiana possa trovare in un centro destra unito, in grado di mitigare anche gli estremismi di alcuni, la sede migliore di rappresentanza. Un’area di centro destra come quella che tanti momenti l’Italia si è unita intorno a Berlusconi, trovando stagioni di gloria.
G.: Approfittiamo della sua esperienza, si andrà al voto?
M.G.: Io penso di si. Non vedo come possano arrivare a marzo-aprile. Qualcuno pensava a settembre anche in queste ore il governo è dilaniato, i dissensi e le liti dilagano. La decenza avrebbe già imposto da tempo una – diciamo – tregua a questi litigi, uno stop al governo.
G.: Infine un suo auspicio a La Discussione
M.G.: Auguro ad avere lettori, ad avere critiche sulla rete, ad avere lettori cartacei, a suscitare pensiero e
aiutare la gente che vuol fare politica e farla conoscendo, sapendo. Oggi l’ignoranza è il pericolo più grave che corrono la politica e le istituzioni.