Sono stati anche loro gli “eroi” che hanno permesso durante le settimane di blocco e ogni giorno di poter permettere a tutti di trovare ogni cosa nei negozi. Sono gli autotrasportatori che quotidianamente guidano per centinaia di chilometri pur di assicurare agli altri dei generi di necessità e tutto quello che serve. Per loro è arrivato un piccolo riconoscimento, non ci saranno aumenti di accise per il rifornimento di carburante. La notizia ha suscitato commenti positivi e un ringraziamento alla ministra De Micheli.
“Il comparto dell’autotrasporto apprezza il no deciso della Ministra dei Trasporti Paola De Micheli a qualsiasi ipotesi di aumento delle accise sui carburanti“, racconta il Presidente di Confartigianato Trasporti ed Unatras Amedeo Genedani alle dichiarazioni della Ministra che ha “finalmente sgombrato il campo da alcune scellerate ipotesi avanzate da un altro esponente di Governo nelle scorse settimane”.
“Proprio negli ultimi confronti avuti, Confartigianato Trasporti ha dimostrato con dati oggettivi i motivi per cui era assurdo, oltre che controproducente per l’economia italiana”, sottolinea Amedeo Genedani, “portare avanti l’aumento delle accise sul gasolio che avrebbe pesato sui costi del trasporto, da un lato aggravando il gap di competitività con gli operatori esteri e dall’altro incidendo sull’aumento dei beni al consumo e rischiando così di compromettere la già debole domanda interna”. La presa di posizione del ministro con il diniego a dare il via libera a nuovi aumenti è per la Confartigianato un motivo di soddisfazione non solo per la categoria ma più in generale per l’economia del Paese.
“La nostra posizione”, ricorda il Presidente di Confartigianato Trasporti ed Unatras, “è stata ben compresa dalla Ministra De Micheli che ha pubblicamente negato interventi previsti in materia di accise, soprattutto a seguito dell’azzeramento prima del Covid19 delle clausole di salvaguardia nella legge di bilancio 2020, che consentirà di non correre rischi per trovare eventuali coperture nella legge di bilancio 2021″.
Com’è noto, l’Italia è nell’UE a 27 il Paese con il più elevato livello di tassazione del gasolio a uso commerciale, superiore all’85%. “Con l’accisa che incide per il 60% sul prezzo del combustibile oltre all’Iva al 22%”, sottolinea ancora la Confartigianato ricordando il prezzo che pagano gli autotrasportatori allo Stato”. “Il costo del gasolio in Italia”, conclude Genedani, “è dunque tra i più alti e ciò determina un forte svantaggio competitivo per l’intero Paese”.