E’ vasto e variegato il fronte socioculturale che ha sollevato critiche e perplessità, ed è rimasto inascoltato: si va dalla CEI ai gruppi del femminismo della differenza, passando per le associazioni familiari e numerosi intellettuali, cattolici e liberali, scrive il Family Day che ha aderito alla manifestazione ‘Associazioni per la libertà di pensiero’.
Gandolfini è tornato a condannare ogni forma di discriminazione e violenza basata sull’orientamento sessuale e a ribadire allo stesso tempo che non esiste alcun vuoto normativo essendo già a disposizione tutti gli strumenti giuridici volti a perseguire e condannare chi si è reso colpevole di questi atti, come dimostrano numerose e severissime sentenze già passate in giudicato.
Ma non è l’unico. Gli fa eco l’onlus Pro Vita e Famiglia di Antonio Brandi: “Tutti in piazza! il Governo ha deciso di portare il 20 ottobre alla Camera il testo del ddl Zan? Ota basta. Saremo anche noi alla manifestazione #Restiamoliberii che si terrà a Roma, sabato 17 ottobre, in piazza del Popolo, alle ore 14,30 per promuovere la libertà educativa e di pensiero per difendere i nostri bambini e le nostre famiglie dalla manipolazione che arriverà anche nelle aule” hanno scritto.
Per Pro Vita condannare ogni forma di discriminazione e violenza basata sull’orientamento sessuale significa anche condannare, per esempio, ha scritto di pretendere che vadano tolti i figli agli etero omofobi.
“E’ una legge inutile – ha concluso l’Onlus – ci sono tutti gli strumenti giuridici volti a perseguire e condannare chi si è reso colpevole di atti violenti e discriminatori, e non essendoci alcuna emergenza omofobia come riportano i dati dell’Osservatorio interforze (Oscad) e dell’Agenzia Europea dei Diritti indicando l’Italia come uno dei Paesi più accoglienti del mondo verso le persone LGBT, è chiaro che solo le peggiori intenzioni animano queste persone che si definiscono arcobaleno, ma che in realtà ci vogliono riportare a periodi oscuri e drammatici. Noi lotteremo con tutte le nostre forze per impedire che i nostri figli vengano introdotti alle teorie gender”.
(Lo_Speciale)