Scende in piazza la: “Priorità alla scuola”. È questo infatti lo slogan scelto dai sindacati per la manifestazione nazionale che si terrà a Roma, in piazza del Popolo, sabato 26 settembre. Appuntamento promosso da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams. Tanti i temi e problemi portati alla manifestazione.
“Fare di istruzione e formazione”, scrivono i sindacati, “temi centrali nelle scelte di investimento, a partire dalla destinazione delle risorse del recovery fund. Rinsaldare l’alleanza tra scuola e società, riconoscere al lavoro nella scuola dignità e giusto valore, anche al fine di rendere più attrattiva la professione del docente, garantire su tutto il territorio nazionale edifici scolastici sicuri e adeguati a una didattica innovativa, rimuovere alla radice le cause di un divario digitale legato a insufficienze nella dotazione di dispositivi e nella rete di connessione, supportare efficacemente le istituzioni scolastiche sotto il profilo dei presìdi igienico sanitari per consentire uno svolgimento in sicurezza delle attività didattiche, evitando il rischio di nuove chiusure”.
Queste, insieme alla necessità che si completino nel più breve tempo possibile le nomine del personale docente e ATA, “con le dovute garanzie di legittimità e riconoscimento di diritti lavorativi e sindacali”, si legge nella nota, “al fine di permettere un funzionamento a pieno regime delle scuole”. Il mondo della scuola è attraversato da profonde incertezze e inquietudini che la Pandemia ha posto in drammatica evidenza. “Mentre Governo e Parlamento si apprestano a compiere scelte importanti da cui dipendono le prospettive di rilancio della crescita del Paese”, fanno presente i sindacati, “diventa più che mai urgente intervenire sui tanti nodi che attanagliano da anni la scuola italiana, resi ancor più evidenti e intricati dall’emergenza pandemica. Nodi che restano purtroppo irrisolti in avvio del nuovo anno scolastico, essendosi rivelata del tutto insufficiente l’azione di governo, contrassegnata da incertezze e ritardi anche nella finalizzazione delle risorse stanziate per rafforzare le dotazioni organiche, insieme a una gestione del reclutamento segnata da limiti e contraddizioni evidenti, con grave pregiudizio della stabilità del lavoro”.
C’è inoltre una presa di consapevolezza dei sindacati a non inasprire ulteriormente il dibattito.
“Non è il momento di ricorrere ad azioni di sciopero in questa fase, nella quale l’impegno si indirizza soprattutto a favorire il ritorno in sicurezza alle attività in presenza”, propongono gli esponenti sindacali che hanno promosso la manifestazione del 26 settembre, “Questa la linea di comportamento seguita in questa circostanza, con la scelta di essere presenti alla manifestazione promuovendo la più larga partecipazione del personale scolastico. È invece il momento di fare scelte coraggiose per combattere disuguaglianze, dispersione, precarietà, destinando parte consistente dei fondi “Next Generation Ue” ai luoghi dove le “prossime generazioni” dovranno crescere e formarsi”. Per questo i sindacati saranno in piazza il 26 settembre, dopo aver riunito on line i propri organismi dirigenti. “Su questo chiediamo che si apra da subito una fase di intenso confronto con l’Amministrazione e il Governo”.
Tutte le sigle sollecitano l’avvio dei negoziati per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto nel 2018. “È sulla base di ciò che saranno valutate le ulteriori mobilitazioni sindacali”, conclude la nota. Il documento porta le firme di:
Flc CGIL – Francesco Sinopoli
CISL Scuola – Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua – Giuseppe Turi
SNALS Confsal – Elvira Serafini
GILDA Unams – Rino Di Meglio