sabato, 16 Novembre, 2024
Esteri

I “negazionisti”, mica solo quelli di sabato. Ci sono anche quelli del vaccino russo e….

Stiamo andando verso un nuovo ordine-sistema mondiale, è arrivata la dittatura’. Ma chi lo dice? La piazza negazionista di sabato ne è convinta.

‘Destrorsi, complottisti e terapiattisti’ che non sono altro! È il controcanto della piazza mediatica invece assolutamente sicura, al contrario, che la gestione politica dell’emergenza sanitaria sia stata messa a punto nel modo giusto ma soprattutto che ci sia la più perfetta trasparenza su tutto.

Di certo c’è solo un dato: tutte quelle persone di sabato votano e voteranno. E le poltrone alla politica servono e piacciono. Quindi il problema se lo dovranno porre i nostri parlamentari a meno che non passeranno di nuovo anni prima di tornare alle urne.

Detto questo, la democrazia non è un diritto. È una strada che può essere lasciata o deturpata. Se non si difende, il cervello lo useremo solo per ‘merdflix’. Un conto è il negazionismo demenziale, un conto sono le domande sulla gestione politica del problema sanitario che non si presenterebbe al momento epidemico secondo molti studi e dichiarazioni. Buon senso e responsabilità non significa quindi stato d’emergenza per forza per esempio (nessun altro Paese lo ha mantenuto finora e la Francia ha contagi piú alti dei nostri). Calma e sangue freddo. E pesi e contrappesi, sempre dunque.

Quanto al tema dei negazionisti, potremmo prenderne in considerazione diversi.

Vi ricordate quelli scettici e complottisti sul vaccino di Putin? Anche molti giornali si esposero parlandone subito male. Beh, è uscita la notizia che ci sarebbe una buona risposta immunitaria in tutti i 76 volontari coinvolti nelle fasi 1 e 2 della sperimentazione di “Sputnik”. A rilevarlo sono i primi dati pubblicati sulla rivista Lancet, una delle più importanti riviste internazionali di medicina. E ora chiederanno scusa i complottisti anti-zar?

Ma ce sono anche altri. Ricordiamo tutti i “mangiatori di involtini primavera” che invitarono a non aver paura dei ristoranti cinesi e quindi del virus che si stava trasmettendo invece proprio allora in maniera considerevole…

Ecco allora. Tutti zitti. E studiamo i casi bene prima di parlare.

(Lo_Speciale)

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