L’agricoltura 4.0 corre ad un incremento del 270% in Italia per un valore di 400 milioni di euro. Il mercato nella penisola rappresenta il 5% di quello globale e il 18% di quello europeo, secondo i dati dall’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano.
Il dato è emerso in occasione dell’ultima edizione di NovelFarm, manifestazione internazionale dedicata alle nuove tecniche di coltivazione. A livello mondiale le startup dell’innovazione nel mondo agroalimentare sono 500, di cui un quarto attive nel campo dell’Agricoltura 4.0. Nel 2018 hanno ottenuto 2,9 miliardi di dollari di investimenti.
Il valore globale di mercato, raddoppiato rispetto al 2017, è di 7 miliardi di dollari. In Italia il settore è rappresentato per l’80% da aziende esistenti che si sono innovate e il restante 20% da nuove realtà: elettronica e sensori, software, robotica e droni, produttori indoor.
Negli ultimi tre anni, secondo un’indagine Nomisma e Crif sui vantaggi e i limiti dell’adozione del 4.0 nella filiera agroalimentare italiana, il 22% delle aziende ha investito in strumenti per l’agricoltura 4.0 e la propensione all’investimento è maggiore nelle aziende con sede al Nord che operano nei settori dell’allevamento, cerealicolo e delle colture industriali aventi una classe di fatturato di oltre 50.000 euro.