“Si ha l’impressione di interrogare la Sibilla cumana”. Bella immagine in bilico tra mito e imprevedibilità, l’immagine che da la segretaria generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, nel valutare l’imminente futuro della scuola italiana. La situazione della riapertura è seria, irta di problemi e rischi, tutto è nelle mani dei possibili contagi, della loro diffusione e di come ci si organizzeranno famiglie, docenti e scuole. Una situazione ad alto rischio di quarantene forzate e di imprevedibilità.
Maddalena Gissi con una nota stampa, esprime preoccupazione dopo la prima riunione tecnica sul protocollo di sicurezza. “Quando si interpella il Ministero”, scrive la dirigente sindacale della Cisl esprimendo preoccupazione, “per comprendere quali soluzioni potranno essere dettate per le numerose questioni da affrontare in vista della riapertura delle scuole, si ha l’impressione di interrogare la Sibilla cumana. Talvolta”, osserva l’esponente sindacale, “si va addirittura oltre, perché non si compie neppure lo sforzo di offrire una parvenza di risposta, magari un po’ ambigua ed interpretabile come nelle migliori tradizioni oracolari. Si decide piuttosto di non rispondere proprio, e nello stesso tempo di convocare gli interlocutori del tutto inutilmente, in totale assenza di indicazioni”. Inoltre l’attesa convocazione dell’incontro tecnico doveva segnare una svolta che non c’è stata. Anzi per la Cisl scuola si procede in modo “preoccupante senza risposte chiare, o almeno senza nemmeno che si concordi una linea univoca di azione.
“Il Tavolo”, spiega la segretaria generale della Cisl Scuola, “ha il compito di monitorare l’applicazione del Protocollo e le aspettative rispetto alla sua prima convocazione erano altissime, ma l’atteggiamento dell’Amministrazione è stato tanto disarmante quanto preoccupante. Non una delle questioni sollevate dalle Organizzazioni sindacali ha trovato una risposta risolutiva, non una criticità è stata affrontata in modo esauriente”. Delusione e incertezze per ora occupano la scena mentre il conto alla rovescia per le riaperture e per le nuove polemiche sta per iniziare.
“L’unica informazione certa è che l’Help desk ha raccolto, sino ad ora, più di trecento domande”, conclude Maddalena Gissi, “Domande destinate a rimanere, stando così le cose, senza alcuna risposta”.