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UOC di Ortopedia e Chirurgia della Mano Fondazione Policlinico Gemelli. Da sinistra a destra: Dr. Leopoldo Arioli, Dr. Rocco De Vitis, Dr. Arturo Militerno, Dr. Gianfranco Merendi, Prof. Lorenzo Rocchi, Dr. Maurizio Marinangeli, Dr. Emanuele Gerace, Dr. Camillo Fulchignoni

Chirurgia della mano, il Gemelli entra nell’élite europea: accreditamento FESSH per traumi e reimpianti

mercoledì, 31 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

La UOC di Ortopedia e Chirurgia della Mano della Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS, diretta dal professor Lorenzo Rocchi, ha ricevuto il prestigioso “diploma” della Federazione delle Società Europee di Chirurgia della Mano (FESSH), che la riconosce come centro “accreditato FESSH” per i traumi e i reimpianti della mano. Si tratta di una certificazione europea rilasciata solo a centri di riferimento in grado di offrire cure di eccellenza nella traumatologia della mano. Con questo riconoscimento, la Chirurgia della Mano del Gemelli – una delle più grandi d’Italia – entra nel ristretto novero dei centri italiani in possesso di questo prestigioso diploma europeo. Nei casi di gravi traumi alla mano, come quelli tristemente noti legati ai botti di Capodanno ma anche a incidenti lavorativi o domestici, la rapidità di intervento e l’elevata specializzazione dei chirurghi fanno la differenza, aumentando le possibilità di un recupero completo rispetto al rischio di limitazioni funzionali permanenti. Proprio su questi presupposti, lo European Board of Hand Surgery ha definito criteri estremamente rigorosi per individuare le strutture e i professionisti riconosciuti come centri di riferimento nella traumatologia della mano.
Il Diploma EBHS (European Board of Hand Surgery) è infatti la certificazione europea che attesta una preparazione di altissimo livello nel campo della chirurgia della mano e della microchirurgia. Viene conseguito solo dopo un percorso formativo e di valutazione altamente selettivo, riconosciuto dalle principali società scientifiche europee.

Qualità e sicurezza

“Per i pazienti, affidarsi ad un’équipe chirurgica in possesso del Diploma EBHS rappresenta una garanzia ulteriore di qualità e sicurezza – afferma il professor Lorenzo Rocchi, Associato di Malattie dell’apparato locomotore all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore della UOC di Ortopedia e Chirurgia della Mano di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS –. Significa essere seguiti da professionisti con una esperienza certificata nel trattamento di lesioni complesse che coinvolgono ossa, tendini, nervi e vasi sanguigni della mano, spesso in situazioni di emergenza che richiedono interventi immediati e di alta specializzazione”. Il valore del riconoscimento si estende anche alla struttura sanitaria nel suo complesso. “Anche per la struttura sanitaria in cui opera questo gruppo di professionisti il conseguimento di questo diploma ha un valore strategico – prosegue il professor Rocchi –. I centri che possono contare su chirurghi certificati a livello europeo entrano a far parte di una rete di eccellenza, riconosciuta e monitorata secondo standard condivisi. Questo rafforza il prestigio dell’ospedale, ne conferma l’affidabilità e testimonia un impegno costante verso la qualità delle cure offerte”.
Il Diploma EBHS non è soltanto un riconoscimento formale, ma rappresenta un modello di lavoro orientato al miglioramento continuo. Ha una durata quinquennale e si ottiene superando un rigoroso percorso di accreditamento. Le strutture inserite nella rete europea della traumatologia della mano sono infatti chiamate a valutare costantemente i risultati dei trattamenti, a investire nella ricerca scientifica e nella formazione delle nuove generazioni di specialisti, con un beneficio diretto per i pazienti e per il territorio.

Garanzia di competenza

In un ambito delicato come quello dei traumi della mano, il Diploma EBHS diventa quindi una garanzia di competenza, affidabilità e visione internazionale – conclude il professor Rocchi –. Un traguardo importante per i professionisti che lo conseguono e un valore aggiunto fondamentale per la struttura nella quale operano, nel solco di un’assistenza sanitaria allineata ai più alti standard europei”.

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