Nuova notte di guerra in Ucraina. Attacchi russi con missili e droni hanno colpito Kiev e Odessa, con numerose esplosioni segnalate nelle due città. Secondo le prime informazioni, il bilancio è di almeno cinque persone ferite. Le autorità locali hanno riferito di danni a infrastrutture civili, mentre i sistemi di difesa aerea sono entrati in funzione durante la notte. Gli attacchi arrivano in una fase delicata del conflitto, mentre sul piano diplomatico si guarda a un nuovo round di incontri negli Stati Uniti per rilanciare le trattative di pace. Proprio su questo scenario è intervenuto il Vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, in un’intervista a Radio Libertà.
“Spero che domani ci sia un altro passo avanti. Come tutti, ringrazio il Presidente Trump per lo sforzo che sta facendo”, ha dichiarato Salvini, riferendosi al ruolo del Tycoon. Secondo il vicepremier, anche le recenti posizioni del presidente ucraino Volodymyr Zelensky mostrerebbero “la voglia di mettere fine a un massacro che ogni giorno che passa risulta sempre più insensato”.
La lettura del conflitto
Salvini ha poi ribadito la propria lettura del conflitto: “Cartina geografica alla mano, l’Ucraina non può vincere la guerra sul campo, così come la Russia non può conquistare l’Ucraina”. A suo giudizio, le questioni territoriali più controverse, come Crimea e Donbass, dovranno essere risolte direttamente dai leader dei due Paesi coinvolti, Zelensky e Vladimir Putin, con il sostegno dell’amministrazione statunitense. La partita finale dovrà essere a tre: Trump, Zelensky e Putin”, ha aggiunto, escludendo un ruolo centrale di altri leader europei. Salvini ha inoltre espresso il timore che vi siano “guastatori occidentali” interessati alla prosecuzione della guerra, per motivi economici e industriali legati alla produzione e vendita di armi.
L’auspicio, ha concluso il leader della Lega, è che “la fine del 2025 e l’inizio del 2026 possano riavvicinare le parti in causa”. Intanto, però, sul terreno il conflitto continua a colpire le città ucraine, come dimostrano i nuovi attacchi della notte su Kiev e Odessa.



