Dopo l’approvazione del maxi emendamento alla Manovra di Bilancio al Senato, si delineano con maggiore chiarezza le misure che interessano il settore agricolo. In attesa del voto definitivo alla Camera, Confagricoltura esprime una valutazione complessivamente positiva su diversi interventi contenuti nel provvedimento, pur auspicando ulteriori correttivi e un rafforzamento di alcune misure ritenute strategiche per le imprese del comparto.
Le proposte accolte
Tra gli elementi accolti con favore dalla Confederazione figura innanzitutto la cancellazione del divieto di compensazione dei crediti d’imposta con i debiti contributivi, insieme alla proroga dell’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari. Si tratta di temi sui quali Confagricoltura si è impegnata con continuità sin dall’avvio dell’iter legislativo, ottenendo un risultato importante per la liquidità e la sostenibilità economica delle aziende agricole.
Il via libera alle proposte
Apprezzamento viene espresso anche per le misure in materia di lavoro. In particolare, la tassazione agevolata dei rinnovi contrattuali e dei premi di produttività, con l’estensione dell’imposta sostitutiva IRPEF ai rinnovi sottoscritti nel 2024, oltre che nel 2025 e nel 2026. Positivo anche l’innalzamento da 28 mila a 33 mila euro del limite di reddito entro il quale si applica l’aliquota agevolata del 5%, un intervento che contribuisce a sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e la competitività delle imprese.
La proroga ai lavori occasionali
Bene inoltre la proroga fino al 2028 del lavoro occasionale in agricoltura per studenti e pensionati, misura ritenuta fondamentale per garantire flessibilità alle aziende e rispondere alle esigenze stagionali di manodopera.
Bene la Zes
Sul fronte degli investimenti, Confagricoltura valuta positivamente l’incremento della dotazione finanziaria del credito d’imposta ZES Sud per il 2025 e la proroga al 2026 con l’inclusione del settore primario, che ha dimostrato un forte interesse verso questo strumento. Ugualmente utile, per sostenere gli investimenti e favorire l’accesso al credito, è la conferma delle misure finanziarie a supporto delle imprese.
Delusi sul credito d’imposta
Decisamente insufficiente, invece, lo stanziamento di soli 2,1 milioni di euro destinato al credito d’imposta 4.0 per l’agricoltura. Una dotazione che non risponde alle reali esigenze di innovazione tecnologica del settore. Confagricoltura auspica pertanto che il rifinanziamento della misura possa avvenire attraverso un prossimo provvedimento legislativo.
Le reti d’impresa
Tra le novità più innovative, frutto dell’azione sindacale della Confederazione, viene segnalato il riconoscimento della possibilità per le aziende agricole che partecipano a reti d’impresa di cedere la propria quota di prodotto agli altri componenti della rete, e non più esclusivamente a soggetti terzi. Un passo avanti significativo per favorire l’integrazione e la collaborazione tra imprese.
Tracciabilità dei rifiuti alleggerita
Infine, hanno trovato accoglimento anche altre richieste avanzate da Confagricoltura, come l’alleggerimento degli obblighi di iscrizione al Registro per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI) e le disposizioni relative all’operatività delle aziende faunistico-venatorie.
Rafforzare l’innovazione
Nel complesso, la Manovra presenta elementi di attenzione verso il comparto agricolo, ma resta necessario rafforzare gli interventi a sostegno dell’innovazione e degli investimenti per garantire al settore prospettive di crescita e competitività nel medio-lungo periodo.



