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Ucraina: denunciato il rapimento di 50 civili a Sumy. L’Ue rinnova le sanzioni, Mosca apre a Macron

Erogati 2,3 miliardi di euro per l'Ucraina. Per i servizi segreti Nato la Russia potrebbe colpire Starlink.
martedì, 23 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

Il conflitto in Ucraina continua a muoversi su un doppio binario fatto di segnali diplomatici contrastanti e di un’escalation militare che non accenna a fermarsi. Mentre l’inviato del Cremlino Kirill Dmitriev è rientrato a Mosca per riferire a Putin sui colloqui con gli Stati Uniti, la prospettiva di una tregua a breve appare ancora lontana. L’Unione europea ha dato il via libera al rinnovo semestrale delle sanzioni economiche contro la Russia, estendendole fino al 31 luglio 2026, mentre Mosca ha parlato di “lenti progressi” nei colloqui con gli Stati Uniti per un possibile piano di pace. Il quadro resta dunque segnato da profonde incertezze, e le armi, per ora, dettano ancora il ritmo del conflitto. Nella regione di Sumy si combatte duramente e le autorità ucraine hanno denunciato il rapimento di cinquanta civili da parte delle forze russe, parlando di deportazioni forzate. A Odessa, un attacco russo ha danneggiato un’infrastruttura critica, causando blackout temporanei in alcuni quartieri. Sul fronte opposto, droni ucraini hanno colpito la regione russa di Krasnodar, danneggiando un oleodotto nella località di Volna, non lontano dal ponte di Crimea. A preoccupare gli alleati occidentali è anche il dominio spaziale. Secondo informazioni raccolte da servizi segreti di Paesi della Nato, Mosca starebbe sviluppando un’arma antisatellite capace di colpire la rete Starlink attraverso nubi di schegge orbitali, con il rischio di effetti collaterali devastanti per l’intero sistema satellitare globale.

Le sanzioni europee

A Bruxelles, il Consiglio Ue ha confermato l’intero pacchetto di restrizioni settoriali, che comprende il divieto di importazione di petrolio russo trasportato via mare, l’esclusione di diverse banche dal sistema Swift e la sospensione delle licenze di trasmissione per media considerati strumenti di disinformazione del Cremlino. Parallelamente, sono state imposte misure restrittive individuali contro due magistrati russi, Dmitry Gordeev e Lyudmila Balandina, accusati di gravi violazioni dei diritti umani e di aver promosso procedimenti giudiziari politicamente motivati contro oppositori e difensori delle libertà civili. Sempre sul fronte europeo, la Commissione ha erogato a Kiev una nuova tranche da 2,3 miliardi di euro nell’ambito dell’Ukraine Facility, portando a 26,8 miliardi il totale dei fondi versati dall’inizio del 2024. Le risorse sono destinate a sostenere il bilancio dello Stato ucraino, la pubblica amministrazione e le riforme strutturali necessarie al percorso di adesione all’Ue. A ciò si aggiunge il sostegno energetico: Bruxelles ha annunciato il completamento del trasferimento di un’intera centrale termoelettrica dalla Lituania all’Ucraina, in grado di fornire elettricità a circa un milione di persone.

Mosca Parigi e Washington

Sul piano diplomatico, da Mosca il viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov ha riconosciuto “progressi lenti” nei negoziati con Washington, denunciando però le pressioni di alcuni Paesi occidentali che tenterebbero di far deragliare il processo. Ryabkov ha affermato che la Russia mantiene “seri interrogativi” nei confronti degli Stati Uniti, pur riconoscendo che l’amministrazione di Donald Trump avrebbe compiuto “passi nella giusta direzione”, in particolare sul tema dell’espansione della Nato. Dichiarazioni in parte riecheggiate dall’inviato speciale americano Steve Witkoff, che al termine dei colloqui del weekend a Miami ha ribadito che Mosca “resta pienamente impegnata a raggiungere la pace”, pur senza fornire dettagli concreti. In questo contesto si inserisce il possibile riavvicinamento tra il Cremlino e l’Europa. L’Ue ha confermato di accogliere “con favore” ogni sforzo volto a una pace sostenibile, commentando le indiscrezioni su una possibile telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e Vladimir Putin. Una disponibilità che potrebbe aprire un canale parallelo rispetto alla regia finora centrata su Washington.

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