Il Natale entra nel vivo e con esso la sfida decisiva per i piccoli esercizi commerciali, i più esposti agli effetti della crisi economica e alla prudenza delle famiglie sui consumi. Tra oggi e la Vigilia saranno quasi 20 milioni gli italiani impegnati negli ultimi acquisti natalizi, in un clima di attesa per capire se la spesa delle feste riuscirà a sostenere i consumi e dare ossigeno al commercio di vicinato.
Il sondaggio Confesercenti–Ipsos
Per i regali di Natale 2025 ogni italiano spenderà in media 250 euro, per un giro d’affari complessivo stimato in 9,5 miliardi di euro.
Ritorno nei negozi fisici
Nonostante l’approccio sempre più multicanale dei consumatori, con acquisti distribuiti mediamente su tre diversi format, l’ultima settimana prima di Natale premia nettamente i negozi fisici. Il 62% degli intervistati dichiara infatti che farà acquisti in un negozio tradizionale, il 22% in un supermercato e il 17% in mercati o mercatini natalizi.
A ridosso delle feste, il commercio offline beneficia del vantaggio dell’immediatezza: si compra e si porta via, evitando tempi e incertezze delle consegne. La crescita è progressiva: durante la settimana del Black Friday solo il 32% aveva acquistato anche in un punto vendita fisico, quota salita al 39%nei primi giorni di dicembre e al 47% nella settimana successiva. Tra oggi e la Vigilia gli acquirenti nei negozi saranno oltre 6 milioni in più rispetto al periodo del “venerdì nero”.
Differenze per età e territorio
Il budget medio di 250 euro sale a circa 300 euro tra gli over 34 e tra i residenti nel Nord Italia. Scende invece a 200 eurotra i giovani e tra gli abitanti del Sud e delle Isole, mentre il Centro si colloca poco sotto la media nazionale.
Cosa si regala
In media si faranno otto regali a persona, anche se un italiano su cinque ne prevede tre o meno. A guidare gli acquisti sono ancora i regali “materiali”: in testa abbigliamento (44%) e cosmetica e profumi (41%), seguiti da giochi e giocattoli (33%). Subito dopo accessori moda e libri (entrambi al 26%), gioielli e bigiotteria (25%).
Tiene anche il regalo legato alla tavola, con prodotti gastronomici (23%) ed enoteca (19%). La tecnologia è presente ma non dominante: il 14% acquisterà prodotti tech sotto i 150 euro e una quota identica sopra quella soglia. Le esperienze restano minoritarie, dal benessere (13%) agli eventi (12%), fino a viaggi e vacanze (7%).
Donne, uomini e giovani, le scelte diverse
Le donne risultano più orientate verso regali legati alla cura della persona e alla sfera emotiva dell’acquisto, mentre gli uomini privilegiano tecnologia, piccoli elettrodomestici e buoni spesa. I giovani mostrano una maggiore propensione verso esperienze, intrattenimento digitale e tecnologia, mentre tra i 35 e i 65 anni pesano maggiormente le categorie tradizionali e l’alimentare.
Le differenze territoriali
Nel Mezzogiorno prevalgono i regali fashion e personali, come abbigliamento e cosmetica. Il Nord si distingue per libri e prodotti gastronomici, mentre il Centro mostra una maggiore attenzione alle esperienze, in particolare viaggi e abbonamenti streaming.
Un quadro che conferma come il Natale resti un banco di prova cruciale per il commercio, soprattutto per le piccole imprese, chiamate a intercettare una domanda ancora prudente ma pronta a tornare nei negozi sotto casa.



