L’Italia rivendica il proprio ruolo storico e strategico nello sviluppo scientifico e tecnologico legato allo spazio. A ribadirlo è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al convegno ‘La governance dello spazio – Giornata nazionale dello spazio 2025’. Un’occasione per tracciare un bilancio delle politiche adottate negli ultimi anni e per delineare le prospettive future del settore spaziale nazionale. Noi eravamo e siamo una grande potenza scientifica e tecnologica che ha sempre aperto nuove strade all’umanità”, ha affermato Urso, richiamando figure simbolo della tradizione italiana come Archimede, Galileo e Marconi. Secondo il Ministro, l’Italia ha storicamente saputo “dalla terra comprendere meglio il cielo e lo spazio”, anticipando percorsi che in passato apparivano impossibili all’intera umanità.
Urso ha sottolineato come l’attuale legislatura abbia agito “in maniera appropriata e tempestiva” per rafforzare le competenze spaziali del Paese. Un impegno che si è concretizzato, tra l’altro, nell’apertura di quattro Space Factory finanziate attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), localizzate a Torino, Milano, Roma e Bari. “Un segnale chiaro – ha spiegato – che lo spazio è una dimensione comune della nostra penisola”.
Rete industriale
Il Ministro ha poi evidenziato l’importanza della rete industriale che si sta consolidando sul territorio nazionale. Con l’inaugurazione del sedicesimo distretto industriale in Abruzzo, l’Italia può oggi contare su 16 distretti distribuiti tra Nord, Centro e Sud. Una presenza diffusa che, secondo Urso, dimostra come il settore spaziale sia un elemento di coesione nazionale, pur con poli di particolare rilevanza industriale nel Lazio, in Lombardia e in Piemonte. Guardando al futuro, il Ministro ha infine annunciato l’avvio dei lavori per la realizzazione di una costellazione satellitare nazionale, un progetto che l’Italia intende sviluppare in collaborazione con altri Paesi europei. L’obiettivo è rafforzare la sicurezza e la difesa delle comunicazioni istituzionali, inserendo il Paese in una strategia europea condivisa nel settore spaziale.



