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Presidente palestinese, Mahmoud Abbas

Da Atreju l’appello di Abu Mazen all’Italia: “Riconoscere la Palestina”

Diplomazia e crisi mediorientale al centro dell’incontro nella Capitale
sabato, 13 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia rappresenterebbe un passo in linea con una scelta già compiuta da una larga parte della comunità internazionale e un contributo diretto al rafforzamento della soluzione dei due Stati. È il messaggio centrale lanciato da Abu Mazen, Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, intervenuto ieri pomeriggio ad Atreju, dove ha invitato Roma a seguire il percorso intrapreso da 160 Paesi che già riconoscono formalmente lo Stato palestinese. Secondo Abu Mazen una simile decisione rafforzerebbe il principio di uguaglianza e contribuirebbe a ridurre il ricorso alla forza, consolidando un quadro politico più favorevole a una soluzione stabile del conflitto.

Collaborazione Italia Palestina

Il Presidente palestinese ha ricordato la solidarietà storicamente espressa dalla società italiana verso il popolo palestinese e ha ribadito la volontà di rafforzare la collaborazione tra Italia e Palestina.

Aprendo l’incontro Giorgia Meloni (che precedentemente lo aveva ricevuto a Palazzo Chigi) ha spiegato di essere tornata sul palco di Atreju per introdurre una questione sulla quale l’Italia ha investito impegno politico e diplomatico negli ultimi anni: la crisi in Medio Oriente. Meloni ha richiamato il dibattito e la sofferenza che accompagnano il conflitto e ha sottolineato come la presenza di Abu Mazen rappresenti un segnale del ruolo svolto dall’Italia e delle responsabilità che può continuare ad assumere nel percorso verso una prospettiva fondata sulla coesistenza di due Stati.

I rapporti tra Italia e Palestina

Presidente della Palestina, Mahmoud Abbas, Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Nel suo intervento Abu Mazen ha ringraziato Meloni e Fratelli d’Italia per l’invito e per l’organizzazione dell’evento, definendolo un segnale della vitalità della vita politica italiana. Ha ricordato i legami che uniscono i due popoli e ha ribadito che la postura dell’Italia è stata storicamente orientata alla ricerca di una soluzione pacifica tra palestinesi e israeliani. Ha inoltre espresso riconoscenza per il sostegno fornito negli anni e per gli aiuti destinati alla popolazione palestinese. Il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese ha ribadito che l’indirizzo strategico palestinese resta fondato su una pace duratura basata sulla soluzione dei due Stati, in accordo con il diritto internazionale. In questa prospettiva, la Palestina potrebbe raggiungere l’indipendenza e convivere con lo Stato di Israele in condizioni di rispetto reciproco, garantendo sicurezza e stabilità alla regione. Secondo Abu Mazen, questa resta l’unica via per superare una crisi che si protrae da decenni.

Abu Mazen ha affermato che l’assenza di uno Stato palestinese indipendente non rappresenta soltanto un’ingiustizia nei confronti del popolo palestinese, ma costituisce anche uno dei fattori che alimentano l’instabilità del Medio Oriente e del bacino del Mediterraneo. In questo quadro, ha chiarito che lo Stato di Palestina non sarebbe un elemento di rischio per la sicurezza, ma un interlocutore necessario per la costruzione di una pace duratura.

Stato, democrazia e istituzioni

Il leader palestinese ha poi delineato la visione di uno Stato moderno, fondato su democrazia, pluralismo ed uguaglianza, che rigetti ogni forma di violenza. Ha confermato l’intenzione di promuovere un processo elettorale, sia parlamentare sia presidenziale, una volta cessate le ostilità, e di avviare un rinnovamento delle istituzioni. In questo quadro, le armi dovrebbero essere detenute esclusivamente dalle istituzioni legittime.

Nel contesto della visita in Italia, il confronto con le forze politiche proseguirà anche nelle prossime ore. Oggi alle 12.30, è infatti previsto un incontro tra Abu Mazen e la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, a conferma della centralità del dossier mediorientale nel dibattito politico italiano.

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