In un’intervista pubblicata da ‘La Repubblica’, Nicola Zingaretti, capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo, lancia un duro monito sul futuro dell’Unione Europea e sul ruolo dell’Italia nello scenario internazionale. Secondo l’esponente dem, solo i leader della destra italiana, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, “non hanno capito che l’obiettivo comune di Trump e Putin è dissolvere l’Europa”, uniti – sostiene – dalla volontà di ridefinire regole e assetti che per ottant’anni hanno garantito “pace e prosperità” al continente. Zingaretti attribuisce questa presunta convergenza strategica tra Washington e Mosca al fatto che “la Ue fa gli interessi dei cittadini europei, non i loro”. Per questo motivo, argomenta, sarebbe “urgente rilanciare il progetto dell’Unione”, un percorso che a suo giudizio trova invece l’opposizione delle destre nazionaliste.
Nel prosieguo dell’intervista, il dirigente del Pd insiste sulla necessità di costruire ciò che definisce “l’altra scelta”, ovvero un’alternativa politica capace di restituire all’Italia un ruolo di primo piano nella guida del processo europeo. Tale ruolo, afferma, sarebbe “fondamentale per garantire libertà, benessere e sviluppo”.
Credibilità internazionale
A suo avviso, l’attuale orientamento del governo italiano, che ritiene condizionato da spinte nazionaliste, metterebbe a rischio non solo la credibilità internazionale del Paese, ma anche la sua capacità di contribuire alla definizione delle politiche europee. “Con la retromarcia innestata dai nazionalisti – conclude – si rischia un irreversibile declino”.



