La polizia sudafricana ha confermato che 12 persone sono state uccise e altre 13 ferite in una sparatoria di massa avvenuta il 6 dicembre 2025 in un dormitorio per lavoratori a Saulsville, nella periferia di Pretoria. L’edificio ospitava un bar clandestino, dove uomini armati hanno fatto irruzione aprendo il fuoco sui presenti. Secondo la portavoce della polizia Athlenda Mathe, “in totale 25 persone sono state colpite da proiettili”. Dieci sono morte sul posto, mentre altre due sono decedute in ospedale. Tra le vittime ci sono anche due bambini di tre e dodici anni, oltre a un’adolescente di 16 anni. Le autorità hanno avviato una vasta operazione di ricerca per individuare i responsabili: almeno tre sospettati sono ricercati. Al momento non sono chiari i motivi dell’attacco, ma gli investigatori non escludono legami con bande criminali o dispute locali. La strage di Saulsville è solo l’ultima di una serie di sparatorie di massa che hanno colpito il Sudafrica negli ultimi anni, un Paese segnato da criminalità endemica e da uno dei tassi di omicidio più alti al mondo. Secondo i dati ufficiali, ogni giorno vengono uccise in media 63 persone nel Paese. Il presidente sudafricano ha condannato l’attacco definendolo “un atto barbaro” e ha promesso un rafforzamento delle misure di sicurezza nelle township. Tuttavia, molti osservatori sottolineano che la diffusione di bar illegali e la facilità di accesso alle armi rendono difficile arginare la spirale di violenza. La comunità locale è sotto shock. Numerosi residenti hanno organizzato veglie e momenti di preghiera per ricordare le vittime, mentre cresce la richiesta di un intervento più deciso da parte delle autorità per garantire sicurezza nelle aree più vulnerabili.



